Trama
Un romanzo fra realtà storica e finzione narrativa, dove protagonista è la Musica, arte in grado di fomentare passioni e smuovere coscienze. Sans-Souci, 1748. La quiete della corte di Federico II, Re di Prussia, è improvvisamente interrotta da un misterioso omicidio: Christophe Braumsieger, copista reale, è ritrovato morto nel suo studio. Anche l’Offerta Musicale, la composizione del grande Johann Sebastian Bach cui l’uomo stava lavorando per conto del Sovrano, è scomparsa. Spetterà a Carl Philipp Emanuel Bach, musicista di corte e figlio prediletto di Johann Sebastian, condurre le indagini. Sulla scia di un secondo, inspiegabile omicidio, inizierà così un avventuroso viaggio alla ricerca della verità tra incantevoli città europee, musiche d’altri tempi, personaggi indimenticabili e strumenti musicali. Tra questi, protagonista assoluto sarà il Fortepiano, prototipo settecentesco del pianoforte che si rivelerà fondamentale nella risoluzione dei delitti e dei misteri a essi connessi.
Recensione a cura di Laura Pitzalis
La prima sensazione che si ha leggendo “
La Musica del Re” di Gabriele Formenti è di trovarsi al cospetto della Musica con la M maiuscola. La senti già dalle prime righe, che ti chiama, ti avvolge, ti emoziona…
Bravo Formenti a esprimerla con le parole, descrivendo gli strumenti e i movimenti dei musicisti per suonarli, le loro emozioni nel farlo… e tu la senti, come se avessi le cuffie e la ascoltassi dal tuo impianto stereo o, meglio, seduto sulla poltroncina rossa del teatro lirico.
Cominciarono a suonare delle Sonate a Tre. […] Le note filavano lisce e la musica riprese a riempire impetuosamente quella magnifica stanza […]Un fiume di note, che musica meravigliosa quella!
Un libro che mi ha erudito sugli strumenti musicali: incontro il
flauto “a becco” e quello
“traversiere”, capisco la differenza tra
clavicordo,
clavicembalo e
fortepiano. Minuziosa e chiara la loro descrizione che non è mai prolissa e non annoia, anzi!
Mentre leggi, vedi le mani del musicista correre veloci sulla tastiera quasi fossero mosse da un’energia divina e dal libro senti uscire la melodia. È in questi brani prettamente musicali, che si nota il grande amore di Gabriele Formenti per la Musica, talmente grande che ti coinvolge e, anche se non esperto, ti fa comprendere tutte le sfumature che un “suono”, che fuoriesce da uno strumento, può avere.
Soffiò nel bel traversiere di legno cinque note piene, solenni; le prime quattro in moto ascendente, seguite da una serie di cromatismi discendenti
Un libro che ti fa respirare la Musica accompagnandoti dove l’attività manuale offre il mezzo per esprimerla:
la bottega degli strumenti a tastiera, la bottega Silbermann. Entriamo e siamo travolti da un’atmosfera d’eccitazione, galvanizzazione e apprensione: il Re Federico II di Prussia ha richiesto la costruzione di dieci fortepiani!
Le botteghe! Incantevoli sono le parti del romanzo che parlano di loro. In quella di Silbermann sono attorniata da telai, casse armoniche , disegni per la costruzione:
un “caos costruttivo” che però mi piace, come mi piace l’aria che si respira impregnata di odor di legno, vernice, oli per lucidare.
Nella
tipografia di Le Cene, invece, sono accolta da un lieve tepore e un
gradevolissimo odore di carta. E qui respiro lo spirito delle musiche che sono transitate nel corso degli anni e che hanno fatto la storia della Musica.
Un libro che parla anche di storia. Tantissimi sono, infatti, i personaggi autentici che compaiono nel romanzo, anche se, come scrive l’autore nella nota storica, con descrizioni caratteriali di fantasia. Tra questi:
Johann Nicolaus Forkel (padre della moderna musicologia);
Georg Philipp Telemann (uno dei più fecondi compositori dell’età barocca);
Johann Joachim Q
uantz (uno dei più grandi compositori e flautisti del periodo barocco);
Carl Philipp Emanuel Bach (compositore, organista e clavicembalista, il secondo e più famoso dei venti figli di Johann Sebastian Bach),
Franz Benda (violinista e compositore ceco, ritenuto il fondatore di una scuola tedesca di violino).
E poi loro, le “guest star”,
Johann Sebastian Bach e
Federico Il Grande. Dal loro incontro, realmente avvenuto a Potsdam, prende origine la “Musica del Re” ovvero l’ Offerta Musicale una delle massime espressioni dell’arte bachiana.
È proprio dalla scomparsa della partitura originale di questa composizione e dagli omicidi di Christophe Braumsieger, copista reale, che la stava trascrivendo e Michael, l’accordatore di palazzo, che si dipana
l’aspetto giallo del romanzo. Un aspetto che, in verità, ho trovato un po’ soft, molto lineare, un po’ scontato e prevedibile che non mi ha attirato molto né coinvolta. Mi è sembrato che Formenti si avvalga delle indagini di Carl Philipp Emanuel Bach per descrivere le bellissime città europee, parlare delle musiche d’altri tempi, di personaggi indimenticabili e strumenti musicali. Insomma l’aspetto giallo non è il fulcro del romanzo ma un “canovaccio teatrale” sul quale si sviluppa la vera anima del romanzo: la Musica. E questa sì che mi ha affascinato come la descrizione di alcuni strumenti: per citarne uno, il violino che Telemann porge a Benda, un autentico Storioni:
[…] Perfetto nelle proporzioni e dipinto con una vernice scura che gli donava un fascino tutto particolare […] “ Ah, gli italiani”, pensò, “ Sempre primi quando si tratta di gusto!”
Assolutamente promossa la descrizione dei luoghi dove si svolge la storia. Su tutti la “stanza della musica” del palazzo di Sans-Souci dove risiedeva la corte di Federico II. Un ampio salone rettangolare, bellissimo nella sua semplicità ma non per questo meno sfarzoso, un perfetto equilibrio fra sobrietà ed eleganza. Alle pareti antichi arazzi , grandi candelabri che scendevano dal soffitto o posti a terra. Un’acustica perfetta la rendeva oggetto d’invidia nelle altre corti europee:
Ma la vera protagonista di quella stanza rimaneva la Musica: senza di essa un silenzio quasi irreale s’impossessava del luogo, e l’atmosfera non era più la stessa
Prima di finire vorrei mettere in evidenza la struttura del romanzo che ho trovato molto originale. L’autore ha voluto suddividere i capitoli e li ha nominati rifacendosi ai movimenti dell’Offerta Musicale:
Ricercar a 3 – Canon perpetuus Super Thema Regium – Canones Diversi Super Thema Regium –
Fuga Canonica – Ricercar a 6 – Sonata sopra’ il soggetto reale – Canon Perpetus.
Che dire? Non ci resta che andare ad ascoltare l’Offerta Musicale:
J.S. Bach – Offerta musicale – BWV 1079 – Scherchen Hermann: Director – Solisten des Rundfund-Sinfoniesorchesters – Berlin 1949
Copertina flessibile: 200 pagine
Editore: Bibliotheka Edizioni (28 giugno 2018)
Collana: Narrativa
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869341909
ISBN-13: 978-8869341908
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La musica del re
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