Trama
II 26 aprile 1478, a Firenze, durante la messa in Duomo,
Giuliano de’ Medici viene pugnalato a morte mentre il fratello maggiore
Lorenzo si rifugia ferito in sacrestia. Ma i seguaci dei Medici riprendono il controllo, la folla si abbandona alla giustizia sommaria e la famiglia Pazzi, considerata la principale responsabile del tentativo di colpo di Stato, viene bandita per sempre dalla città. Dopo oltre mezzo millennio, le minuziose ricerche di Marcello Simonetta hanno portato alla luce la verità: nella congiura erano coinvolti i principali Stati italiani, e in particolare il duca di Urbino;
Federico da Montefeltro, come dimostra una lettera cifrata di cui Simonetta è riuscito a violare il codice. Oggi Simonetta racconta le sue scoperte in un libro che ha il ritmo di un avvincente thriller storico, e ci restituisce gli ambienti, i paesaggi, le atmosfere e gli intrighi che rendono unico il Rinascimento italiano.
Recensione a cura di Catia Santoni
Confesso che è la prima volta in cui un saggio storico mi ha appassionata così tanto nella sua lettura. La grande abilità dello scrittore è stata a mio avviso quella di aver proposto la relazione di un fatto storico molto importante, quale è
la congiura dei Pazzi, come un romanzo, ma senza perdere di vista la realtà dei fatti così come sono avvenuti.
La mia curiosità si è soffermata all’inizio sulla bellissima cover del libro. Il ritratto riportato è quello di
Federico da Montefeltro dipinto da Piero della Francesca e non quello dei fratelli Giacomo e Lorenzo de Medici su cui si basa il saggio. Leggendo ho capito che tutto l’avvenimento si incentra su questo personaggio, grande mercenario, cultore d’arte con una personalità complessa ed intrigante, dapprima mandante celato della
congiura dei due Medici, poi consigliere di pace con il sopravvissuto Lorenzo. Felice di leggere il nome della mia città tra i luoghi in cui ha soggiornato il Duca di Urbino nel periodo in cui si doveva guardare dal papà Sisto IV:
Sinistri avvertimenti vennero da Roma a Viterbo, la città papale dove Federico stazionava allora…
Se Federico da Montefeltro è un personaggio rilevante nella lettura di questo romanzo,
Cicco Simonetta non è da meno: fedele cancelliere degli Sforza, abile e competente nel suo lavoro certosino, che non vi svelo, si trova a prendere in mano una situazione più grande di lui che purtroppo lo porterà ad avere una crudele e immeritata fine nonostante il suo encomiabile servizio. Da lui passò molto della storia di tutti i personaggi della vicenda.
In questo viaggio storico insieme all’autore, si parla di avvenimenti fondamentali accaduti prima e dopo la congiura, attraverso elementi nuovi e significativi sia per dovizia di particolari sia per la documentazione storica accurata e in certi casi inedita come lo stesso Simonetta spiega:
Raccontare una congiura di cinque secoli fa è paradossale dato che il principale scopo dei cospiratori è di restare nell’ombra e distruggere le prove nel tentativo di evitare il pericolo presente e il biasimo postumo; nondimeno questa storia ,e la Storia in cui infonda le sue radici, è assolutamente vera e incredibilmente documentata…
Nel percorso, lo scrittore ci porta dentro
l’atmosfera del periodo del Rinascimento e siamo attratti dalle descrizioni che fa non solo dei caratteri dei personaggi ma anche degli usi e dei costumi e dei modi di vedere la vita propria del tempo. Nel succedersi degli avvenimenti e degli intrighi si ha modo di entrare e visitare le stanze delle più sontuose ville e dei castelli, addobbate con arredamenti pregiati e con opere d’arte di grande valore in cui ci sono biblioteche ben fornite di opere di autori greci e latini, e di pazienti libri decorati e scritti a mano. Insomma c’è da perdersi con l’immaginazione.
Il percorso della lettura è reso ancora più gradevole da varie stampe che vengono riportate a testimonianza di alcuni avvenimenti salienti narrati.
Certamente non mi sono sfuggiti durante il viaggio la citazione al giovane genio emergente Leonardo da Vinci e al suo pari Sandro Botticelli a cui Lorenzo Medici commissionò opere che passarono alla storia. Un ampio spazio alla fine del libro è dedicato al grande Michelangelo e ai suoi affreschi della Cappella Sistina.
Chi legge questo libro non può far altro che camminare di pari passo con un bel racconto di arte e storia e la consapevolezza che quello che si legge è realmente accaduto e uscirà da questa esperienza solo che soddisfatto.
L’autore ha tutta la mia ammirazione per il suo lavoro.
Copertina rigida:307 pagine
Editore:Rizzoli (16 aprile 2008)
Lingua:Italiano
ISBN-10:8817021997
ISBN-13:978-8817021999
Link d’acquisto cartaceo:
L’enigma Montefeltro
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