Trama
Nel cuore della Dordogna, nel Sud della Francia, il corpo di una donna viene trovato ai piedi di un’antica roccaforte templare, lo Château de Commarque. La vittima ha il collo spezzato, non ha documenti né segni distintivi, ma accanto a lei viene rinvenuta una scritta che sembra essere un messaggio in codice: è stata una caduta accidentale o è stata spinta? Lo Château de Commarque è uno dei pochi siti templari in Francia a non essere mai stato associato al loro famoso tesoro. Finché un giornalista locale pubblica una storia sensazionale sulla morte della donna che porta alla ribalta il castello e le caverne che lo circondano. Le indagini spettano al commissario Bruno Courrèges, capo della polizia locale, affiancato da Amélie, una giovane collega di Guadalupa che studierà i suoi metodi investigativi e lo aggiornerà sulle tecniche più moderne. Ma hanno poco tempo, perché viene scoperto un secondo cadavere: un archeologo che stava esaminando la zona alla ricerca di un antico manufatto religioso. Il ritrovamento, di portata eccezionale, causerebbe pericolosi sconvolgimenti in tutto il Medio Oriente, oltre a travolgere la cittadina di Saint-Denis, più abituata a godersi i piaceri della tavola che a stare sotto i riflettori. Solo un coordinamento molto stretto fra i metodi di indagine di Bruno e di Amélie potrà impedire una catastrofe.
Recensione a cura di Roberto Orsi
Martin Walker e Feltrinelli Editore ci regalano un thriller contemporaneo da un ritmo molto serrato e
diversi spunti di riflessione che rimandano a un passato più attuale di quanto pensiamo.
All’interno di una trama avvincente al punto giusto, con morti misteriose su cui la polizia locale deve indagare, l’autore è riuscito a incastonare
interessanti risvolti storici che prendono spunto dalla situazione mediorientale relativa alla questione palestinese.
Il commissario Bruno Courrèges, coadiuvato dal suo team di polizia locale e dalla collega del Ministero Amèlie, si ritrova nel mezzo di una indagine che ben presto si trasforma da semplice presunto omicidio a qualcosa di più grande che coinvolge forze speciali del governo francese.
Basterebbe uno sguardo al mio guardaroba, rimuginò, e chiunque sarebbe in grado di raccontare la storia della mia vita. L’esercito, poi la polizia: ci sono tutti gli indizi per individuare un uomo più a suo agio in uniforme che in abiti civili
Un commissario di polizia da sempre impegnato nelle forze armate, dedito all’ordine pubblico e al bene di stato, tenace e deciso, forte e fermo nelle proprie posizioni lavorative. Incontra non poche difficoltà specialmente all’inizio, per l’ingerenza della collega Amèlie che giungendo dalla grande capitale ha metodi completamente diversi rispetto al poliziotto del paese dell’entroterra. Simpatici i passaggi in cui la stessa Amèlie suggerisce l’utilizzo dei social network (come Facebook) al commissario poco avvezzo a tali novità in campo informatico.
Com’era possibile che qualcuno cercasse deliberatamente di annichilire i monumenti e la storia della propria gente? Il passato non può essere cancellato dal gesto arrogante di una mano violenta; il passato sopravvive perché i ricordi restano, e i figli crescono ascoltando i racconti dei padri
Tra i migliori amici del commissario Courrèges, una coppia di antropologi impegnati negli scavi di alcune grotte nel cuore della Dordogna, dipartimento francese nella regione della nuova Aquitania famoso per la valle di Vézère raccoglie numerose grotte: Lascaux, Font de Gaume e Combarelles (a Les Eyzies), La Roque-Saint-Christophe, Rouffignac et Cro-Magnon.
La Dordogna è una regione molto famosa per le numerose vestigia delle civiltà umane preistoriche, e anche Martin Walker ne sottolinea questo aspetto nel suo romanzo, riservando un ruolo molto importante alle scoperte degli antropologi impegnati nell’area.
Lascaux era speciale, spiegò Bruno, un’esplosione di arte e colori che lo lasciava senza fiato ogni volta che entrava nella grotta buia e vedeva il tumulto della vita dipinta sopra di lui. Ogni volta faticava a tenere fermo lo sguardo, perché i suoi occhi continuavano a spostarsi dai cavalli lanciati al galoppo ai grandi e maestosi tori dalle spalle poderose e dalle corna minacciose.
Se si vuole trovare qualche difetto al libro posso dire che forse
il titolo è fuorviante in quanto i Templari vengono nominati ma le loro vicende rimangono marginali rispetto al cuore della storia che invece risulta molto interessante per la questione israelo-palestinese cui ho già accennato in precedenza.
Alcuni passaggi di
denuncia del problema terrorismo in un paese come la Francia, che ha subito negli ultimi anni diversi attacchi anche molto gravi, portano a una riflessione di ampio respiro che affonda le radici nel passato. Il terrorismo di oggi è figlio di una situazione storica molto complicata con motivazioni politico-religiose che non è mio compito esaminare in questa recensione. Walker lo affronta senza
scendere nei dettagli che potrebbero rendere pesante la lettura, ma lasciando quelle indicazioni che permettono di capirne il contesto ed eventualmente approfondirlo.
Il ritmo della narrazione rallenta un po’, a mio parere, nelle descrizioni forse troppo minuziose sulla preparazione dei piatti tipici locali da parte dei protagonisti durante i pranzi e le cene.
Il libro ha una buona dose di giallo poliziesco, con vittime che reclamano un colpevole, affiancata da un’altra parte storico-archeologica interessante soprattutto perché basata su reali scoperte avvenute negli ultimi anni presso i siti della Dordogna francese.
L’autore ha uno stile molto affascinante quando tratta questo aspetto, facendo fermare il lettore sulla meraviglia di certe opere d’arte preistoriche e alla sorpresa davanti a cui si trovano gli esperti ogni volta che una nuova viene portata alla luce.
Raphael aveva affermato che le pitture rupestri, e l’impetuosità degli animali che erano raffigurati, erano importanti perché rappresentavano una metafora del momento in cui l’uomo aveva capito di essere altro dal mondo ferino; il momento in cui eravamo diventati coscienti di noi stessi in quanto esseri umani.
Copertina flessibile: 309 pagine
Editore: Feltrinelli (27 giugno 2019)
Collana: I narratori
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8807033534
ISBN-13: 978-8807033537
Link di acquisto cartaceo: L’ultimo segreto dei Templari
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