Trama
Novembre 1286. Le ricche rendite dell’abbazia benedettina di S. Pietro in Massa da tempo sono oggetto delle bramosie del vescovo di Callis, Bernaldo. L’abate di S. Pietro, Offredo, sotto la cui giurisdizione ricade il territorio del Sopramonte, si ritrova a fronteggiare un pericolo mortale. All’improvviso le vite, dure ma serene, della gente che vive alle pendici del Monte Nerone vengono sconvolte e l’abate è costretto a ricorrere ai suoi uomini più leali per affrontare la drammatica situazione. Quando sarà il momento di fare le scelte più difficili, una pergamena di quasi settant’anni prima riemergerà dagli archivi dell’abbazia e per Offredo si schiuderanno nuove prospettive e nuovi dubbi, mentre Leone, il comandante delle guardie del Sopramonte, e Sara, sua moglie, saranno costretti a vivere un’angosciosa esperienza familiare. Il racconto delle vicende di una piccola comunità appenninica del centro Italia, che si trova a lottare contro la prevaricazione della violenza per difendere la sua libertà.
Recensione a cura di Patrizia Braggion
Leone, come ogni sera prima del tramonto, salì sulla torre più alta del castello; amava assistere allo spettacolo rassicurante dei fuochi che, in rapida sequenza, si sarebbero accesi sui fortilizi a presidio della valle, quasi ad abbracciarla e a custodirla. Era una vista che gli dava sempre un senso di sicurezza e di serenità, come se quella fuggevole cintura di fuoco fosse in grado di proteggere la sua gente da ogni insidia. … Erano i primi giorni di novembre e finora era stato un autunno mite, ma quella sera, nella brezza, si avvertiva l’odore dei venti del nord, quelli che portano il ghiaccio e la neve, un odore unico, presagio di un inverno lungo, duro.
Tutto inizia con una panoramica su questa terra brulla, impervia e arroccata sulle montagne, uno sguardo lontano sulle torrette edificate per il controllo e la protezione del territorio e della popolazione. Un attacco imprevisto porterà agitazione nell’abbazia e nella sua giurisdizione, la zona di Sopramonte, mettendo in allarme la milizia pronta a fronteggiare qualsiasi problema. Sarà veramente così? Una storia che parte anni prima, almeno settanta, quando un crociato torna a casa e chiede di essere accolto tra le mura del monastero, pronto a ritirarsi a una vita di pace e preghiera, dopo aver vissuto la guerra e le sue violenze. Il crociato dona all’abate un cofanetto che contiene qualcosa d’importante che può cambiare le loro vite. Un segreto tenuto nascosto dal predecessore di Offredo o semplicemente non ne è stata intuita la potenzialità.
Un salto temporale necessario per comprendere la dinamica delle scelte difficili cui sarà sottoposto Offredo, una storia nella storia, ambientata in due posti diversi, ma stranamente complementari. Un soldato lontano dalla sua terra per scelta, che decide di tornare a casa, anni dopo un abate che deve sconfiggere un nemico subdolo con l’aiuto del suo capitano migliore Leone e tutto serve per entrare nelle loro vite e farti sentire parte del territorio di Sopramonte. Un’epoca buia fatta di sacrifici e lavoro duro per superare l’inverno, dove la tranquillità è in un equilibrio precario.
Ti affezioni subito a Leone e alle sue vicende personali che vedono interessata anche la moglie, una famiglia stroncata da soprusi e brutalità tutto per la conquista del territorio da parte del vescovo di Callis, una guerra fatta di scontri, spie, intrighi e tradimenti.
Ben presto Offredo con l’aiuto dei suoi uomini più fidati metterà in atto un progetto che riguarda la coltivazione di una pianta, sconosciuta, che arriva dal lontano oriente e potrebbe rendere indipendente tutto il territorio e portare tranquillità economica soprattutto nei mesi più difficili.
…La pianta è ben descritta, si tratta di un’erba che vive per due anni e conclude il suo ciclo vitale con una esuberante fioritura gialla. Per ottenere il colorante si devono utilizzare le foglie che vengono raccolte per circa dieci volte in un anno. Queste devono subire un processo di tritatura e macerazione fino ad essere ridotte in pani, che vengono lasciati essiccare all’aria per ottenere infine il colorante impiegato per la tintura. Sia le foglie che i fiori sono descritti sin nei minimi dettagli, ma non sarà facile trovare questa pianta” concluse con un pizzico di delusione il veneziano.
E come si chiama quest’erba?”
Isatis, isatis tinctoria, questo è il nome della pianta tradotto in latino …
Un lavoro lungo e meticoloso a conoscenza di poche persone che espone Offredo e l’abbazia a nuovi attacchi da parte dei loro acerrimi nemici. Una terra fatta di persone e che racchiude l’incontro di diverse culture, fondamentale l’aiuto dei veneziani, grandi mercanti e tessitori.
Padre Offredo, noi veneziani siamo giunti esuli in questa terra, fuggendo il nostro destino, e qui abbiamo trovato accoglienza e comprensione. Grazie a voi, abbiamo avuto l’opportunità di ricostruire le nostre esistenze e di tornare a vivere una vita serena.
Un libro scritto con attenzione ai particolari e ricco di descrizioni, colpisce soprattutto quelle sul territorio, questi monti che sembrano duri e invalicabili ma pieni di persone vere con lavori umili che vivono di sacrifici. Una ricostruzione precisa dell’epoca, una capacità di affrontare diversi temi e momenti con maestria, passando dalle crociate a un’abbazia nel Monte Nerone, affrontando l’oriente e passando ai grandi mercanti veneziani, ognuno ha una storia che l’autore collega fra loro con facilità. Una capacità che si rivela anche introspettiva dei personaggi, e calca una linea netta tra buoni e cattivi, infatti, il lettore non può che schierarsi con Offredo e Leone e non c’è perbenismo, le parti crude e violente sono presentate senza sconti.
Un altro particolare interessante è lo scorrere del tempo lento e inesorabile, l’autore riesce a mantenere un buon ritmo senza accelerare gli eventi. Una trama vera che ripercorre i fatti di un territorio italiano, una cronaca che porta il lettore a conoscere una pianta e come si è diffusa nella nostra terra, come gli uomini sono riusciti a plasmarla e a ottenere tessuti di pregio, come una pianta può rendere libera e indipendente una popolazione, come un segreto vada affrontato con coraggio e intelligenza, fino a raggiungere la consapevolezza che non è per pochi.
Nello scriptorium calò il silenzio. Tutti i presenti stavano riflettendo sulle ultime parole di Offredo, turbati dalle verità che l’abate aveva posto in modo così netto davanti ai loro occhi e ai loro cuori. I sentimenti di quegli uomini che tanto avevano dato e tanto avevano lottato erano contrastanti, ma le affermazioni dell’abate erano solidi blocchi di pietra del Monte Nerone che non potevano essere scalfiti. Offredo li osservava con il suo sguardo intenso, percependo tutto il tormento e il disagio che comportava loro l’accettazione delle sue scelte, infine vide emergere dai loro volti una consapevolezza nuova: avevano capito ed erano ancora al suo fianco.
Copertina flessibile:412 pagine
Editore:Youcanprint (24 agosto 2018)
Lingua:Italiano
ISBN-10:8827803386
ISBN-13: 978-8827803387
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