Trama
Cosa ha a che fare l’assassinio di uno stimato libraio, proprio mentre a Torino si svolge la prestigiosa manifestazione dei Portici di Carta, con una serie di efferati delitti a sfondo sessuale perpetrati ai danni di giovani ragazze da un serial killer nel 1861? È quello che scoprirà il commissario Paolo Moretti, che in questa sua nuova indagine si trova catapultato suo malgrado ancora una volta nella “Torino magica”. Il commissario e i suoi due giovani collaboratori indagano su due differenti piste. La prima è legata al ritrovamento di una lettera consegnata da uno sconosciuto al libraio il giorno prima del delitto, in cui si parla di una serie di efferati delitti a sfondo sessuale perpetrati ai danni di giovani donne nell’estate del 1861, durante la guerra al brigantaggio nell’Italia meridionale. La seconda pista catapulta gli investigatori nella “Torino magica”, rappresentata dalle figure di una baronessa “medium”- che il commissario ha avuto l’opportunità di conoscere mentre lavorava al caso dell’omicidio del direttore del museo Lombroso – e del famoso sensitivo, che aveva vissuto parecchi anni nello stesso edificio dove abitava il libraio.
Recensione a cura di Maria Marques
In una Torino,
algida e crepuscolare, “illuminata” dalle note del jazz che il commissario Moretti ama, l’omicidio di uno stimato libraio, porta lo scompiglio, in quel mondo tranquillo, dove le avventure e i drammi sono descritti solo sulla carta. A rendere più curioso l’omicidio, è il luogo dove avviene: l’appartamento dove abitava
Gustavo Adolfo Rol, noto sensitivo torinese, la cui ombra, come suggerito dal titolo, farà capolino fra le pagine del romanzo.
Parallelamente alle indagini della squadra capitanata da Moretti, con un balzo temporale nel passato, precisamente nel 1861, l’autore narra la strage di Auletta, un paese in provincia di Salerno, dove la repressione del brigantaggio sfociò in una carneficina di civili. In questa vicenda storica, è inserito un elemento di fantasia, una serie di omicidi che avverranno con modalità particolarmente efferate a danno di giovani donne ma, grazie alla caparbietà di un giovane avvocato e di un ispettore, non saranno lasciati né in mano all’esercito né archiviati.
Ispettore se lasciamo fare a loro (i soldati del Regno d’Italia) vedrà che i responsabili non verranno mai individuati. Siamo ancora in guerra, e un morto in più per loro non fa alcuna differenza.
In poche pagine, l’autore riesce a far comprendere al lettore sia l’entità della strage sia come fosse percepita, dagli abitanti della zona, la presenza dei contingenti militari del Regno d’Italia impegnati nella repressione del brigantaggio che attuarono facendo ricorso a metodi brutali.
Va bene, ti pubblico l’articolo ma a patto che tu lo smussi un tantino qua e là, senza mettere all’indice nessuno e soprattutto senza criticare apertamente l’operato dell’esercito d’Italia…
Sebbene nulla sembri collegare gli omicidi, tra presente e passato, in realtà un piccolo filo esiste e sarà quello che dovrà seguire, con attenzione e scrupolo, la squadra investigativa mentre un’ulteriore indagine s’inserisce come terzo elemento, che completa e integrerà quella principale.
Tra le pagine del romanzo si cerca anche di avvicinarsi alla figura di Rol e alle sue particolarissime doti circondate da un’aura di mistero:
Infatti si dice che le sue facoltà andassero dalla lettura a distanza alla visione dell’interno del corpo umano, dalla chiaroveggenza alla precognizione, dalla telecinesi alla proiezione a distanza.
Imitando l’ispettore Moretti anch’io sono ricorsa a internet per scoprire qualcosa di più di questo personaggio di cui non sapevo nulla.
Gustavo Adolfo Rol nacque a Torino nel 1903 e ivi morì nel 1994, in una famiglia alto borghese. Intraprese numerose attività che lo portarono a spaziare in vari campi, dagli studi in giurisprudenza, alle scienze commerciali alla biologia medica, alle carriere nel giornalismo e in banca. Visse anche all’estero e fu a Marsiglia che approfondì quelli che lui definiva “studi spirituali” elaborando una teoria sull’associazione tra suoni, colori e altri elementi.
Dagli anni ‘30 iniziò a diffondersi la sua fama, anche se, muovendosi in quel mondo in cui i fenomeni paranormali spesso sfociano nella prestidigitazione, molti rimasero incantati dalle sue capacità e molti altri invece le misero in dubbio. Una cosa è certa, se i membri della squadra di Moretti possedessero le doti di Rol, per loro sarebbe stato più semplice affrontare i casi, ma la realtà è fatta d’interrogatori, sopralluoghi e tanta osservazione condotta e portata avanti con caparbietà da tutti e, naturalmente, da un pizzico di fortuna, perché anche quella serve sempre.
Enzo Orlando è al suo secondo libro e regala un romanzo che si legge rapidamente, un giallo in cui la città di Torino, con la sua aura misteriosa ed esoterica, si presta magnificamente a fare da sfondo a un’indagine che cattura l’attenzione del lettore, pagina dopo pagina. Il suo stile di scrittura è asciutto, rigoroso, senza indulgere in sbavature e si adatta perfettamente alla storia, per creare quell’atmosfera rarefatta in cui i poliziotti sono costretti a lavorare: indagare sui moventi dei crimini di qualunque tipo, cercando di mantenere la giusta distanza emotiva per trovare la traccia che conduce alla soluzione.
Perciò, se vi piacciono queste atmosfere, il mistero di un uomo con una firma molto particolare, un tuffo in un’indagine nel passato, rilassatevi, mettete un disco di jazz come sottofondo, magari di Stan Getz, come fa il commissario Moretti, collocando con cura il vinile sul piatto del giradischi, fate scendere lentamente la puntina che inizierà a produrre quel leggerissimo fruscio, preludio alla musica, alla fantasia e forse all’impossibile. Già, perché Rol era definito l’uomo dell’impossibile e come dice uno dei personaggi del romanzo:” L’aggettivo
impossibile non dà adito a interpretazioni.
Una cosa impossibile è impossibile punto e basta. Ma se leggi bene, sulla targa c’è scritto im-possibile con un trattino separatore. Quel trattino significa che per lui (Rol) l’impossibile era possibile.
Copertina flessibile: 197 pagine
Editore: Bonfirraro (9 maggio 2019)
Collana: Giallonero
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8862722095
ISBN-13: 978-8862722094
Link d’acquisto cartaceo: L’ombra di Rol
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