Nata a Tolentino (MC), in quella terra che fu la Marca camerinese governata per 300 anni dalla Signoria dei Varano su cui ho focalizzato i miei studi, ho abitato per molti anni ad Ancona per poi trasferirmi a Osimo. Laureata in Sociologia all’Università di Urbino, mi sono dedicata all’insegnamento, alla ricerca storica privilegiando l’epoca medievale per la quale ho un’affezione viscerale, alle letture e alla scrittura cominciando con libri per l’infanzia, che adoro, per poi cimentarmi nella letteratura di genere e, dopo anni di studio, nel romanzo storico.
Collaboro periodicamente con il settimanale camerte Orizzonti della Marca a cui invio recensioni di libri che mi seducono.
La mia attuale casa editrice è A/E (Affinità Elettive), Ancona, di Valentina Conti che conduce il suo lavoro con un coraggio unico considerando i tempi che corrono per l’editoria italiana, soprattutto per i piccoli editori indipendenti. Valentina edita esclusivamente libri di autori marchigiani ed è anche la titolare della Libreria marchigiana, situata nel centro storico di Ancona, dove ospita libri di altri editori della nostra regione. Nell’ultima settimana dello scorso settembre ha dato vita, con impegno notevole, al primo Festival della Storia in Ancona il cui tema è stato “I confini”, spaziando dalla letteratura di genere alla storia moderna.
Usando solo 5 aggettivi descrivi che scrittore sei
Ricercatrice, studiosa, rigorosa, appassionata, empatica.
Una motivazione che convinca il lettore a leggere i tuoi libri
Con i miei due romanzi storici “Sono tornata. Elisabetta Malatesta Varano: l’amore, il dolore, il potere” e il suo sequel “Saprò ricominciare” ci troviamo immersi nel 1400 (1433-1456) a rivivere una realtà che fa parte della piccola ma anche della grande Storia attraverso le vicende di vita di Elisabetta Malatesta Varano la cui personalità mi ha colpita per la sua resilienza, ma anche per la grazia, la femminilità, l’astuzia, il coraggio, la fragilità, la voglia di giustizia. La sua vita di donna antica stupisce per la modernità che ha sedotto me e poi ogni lettore. Posso definire la mia Elisabetta una virago che con la significatività della propria vita ha significato la Storia e come tutte le personagge disvelate è esempio per tutte noi che, come lei, sapremo sempre ricominciare.
Proponici le citazioni preferite tratte dai tuoi libri
Citazione da “Sono tornata”: Elisabetta, pallida e scarmigliata, cavalca protesa in avanti con le mani contratte sulle redini seguendo e adeguando la propria andatura al galoppo del capitano Venanzio; affrontare a tutta velocità la discesa ripida e tortuosa che porta a Muccia non la spaventa: sa di doversi allontanare da Camerino il più presto possibile. Vorrebbe gridare, piangere, essere circondata da braccia che la possano consolare, ma questo è il tempo di farsi coraggio.”
Citazione da “Saprò ricominciare”: Il giorno seguente, la cavalcata riprende per raggiungere l’ultima tappa: sul fare di un tramonto piatto che allaga la pianura cominciano a intravedersi le mura di Ferrara e un drappello di nobili si fa loro incontro. (…) Superato il ponte di legno sul Po che lambisce le mura meridionali della città e oltrepassata Porta San Pietro, percorrono un’ampia via cittadina con l’ultimo tratto coperto. Quindi il corteo raggiunge il cortile della fontana. Con un solo colpo d’occhio, Elisabetta abbraccia la Corte Vecchia e vede, disposte a semicerchio, le nobili estensi in abiti di broccato dorato o vestite di velluti intessuti d’oro e d’argento e risplendenti di gioielli.
Cosa significa per te la Storia?
La Storia è rivivere ciò che siamo stati e credo fermamente che coloro che ci hanno preceduto nei tempi non appartengano a una classe, sono soltanto parte di noi, formano l’originario nucleo della nostra vita, nelle sue modulazioni di oggi. Quindi, per me, la storia è una ricerca delle costanti universali e umane che approdano a una specie di eterno presente.
Perché hai deciso di partecipare a Scripta Manent?
Partecipo a Scripta Manent sia perché mi piace dare visibilità ai miei romanzi e il Festival storico ne è la sede giusta sia perché si tiene nella città di Ferrara dove il mio personaggio femminile è stata ospite nel 1444 alla corte di Lionello d’Este. Era doveroso riportare Elisabetta a Ferrara!
Ecco i due libri di Clara Schiavoni che troverete a Scripta Manent!