Po’
Articolo a cura di Roberto Orsi
Diamo oggi il via al #Blogtour dedicato al
citybook thriller di
Pierluigi Tombetti: “Secretum – Il codice L”. Come dite?
Cos’è un citybook? Per scoprirlo vi rimando all’articolo di
Piume di Carta del prossimo Mercoledi, all’interno di questo tour, che ne rende perfettamente l’idea.
La nostra tappa affronta un tema delicato, sicuramente attuale, ma non così distante dalla storia che tanto amiamo:
i confini della scienza.
Le ricerche scientifiche e i misteri che si celano dietro alle leggi dell’universo hanno da sempre affascinato l’essere umano che ha cercato nel tempo di comprenderne le dinamiche. Nel romanzo di Pierluigi Tombetti si affronta uno degli enigmi che più hanno ispirato gli studiosi di tutti i tempi: la scintilla della vita e il mistero della morte.
Leonardo da Vinci è sicuramente uno di quelli che più di tutti ha provato a “dominare” le leggi che governano la natura. Attraverso i suoi studi, nella sua epoca, si è avvicinato più di tutti a quella che viene considerata la
verità. In questo libro lo troviamo in una delle sue innumerevoli vesti, quale studioso della verità sull’origine della vita e la sopravvivenza alla morte. Alla ricerca di un elisir di lunga vita, che da sempre l’essere umano ha tentato di scoprire.
“Ci vorrebbero giorni di quarantotto ore, o meglio, una vita molto più lunga, ma a questo sto già cercando di rimediare…”
Un thriller storico che permette di approfondire alcune nozioni che ignoravo come quella sui
telomeri. Per capirne la funzione immaginate i lacci delle scarpe: la protezione di plastica che si trova all’estremità dei lacci per impedirli di sfaldarsi, sono come i telomeri per i nostri cromosomi. Non possiedono specifiche informazioni genetiche ma hanno un ruolo molto importante per quanto riguarda la vita delle cellule stesse. A ogni duplicazione cellulare, i telomeri si accorciano, arrivando ad un punto in cui la cellula non può più dividersi e muore.
Il processo di morte comincia al concepimento. E’ questo processo a causare l’invecchiamento.
Alcuni studiosi, e qui si inserisce il romanzo di Tombetti, sostengono che intervenendo sui telomeri
si potrebbe allungare la vita di un individuo.
Ecco l’elisir di lunga vita: se un tempo si parlava di pozioni “magiche” da bere, pietre filosofali che capaci di risanare la corruzione della materia, garantivano l’immortalità dell’uomo, quale panacea per ogni malattia, oggi ci rivolgiamo a scoperte rivoluzionarie sulla struttura del DNA e dei cromosomi.
Il filo conduttore del romanzo, pone le radici nel terreno fertile del medioriente, dove le conoscenze ancestrali dei popoli più antichi furono trasmesse alle nazioni europee, e riscoperte in quell’epoca che conosciamo come Rinascimento. Ed è qui che si inserisce la storia di Leonardo Da Vinci, il quale viene in possesso di alcuni disegni e manoscritti provenienti da terre lontane, latori di conoscenze dimenticate.
“Una domanda senza risposta, lo sentiva, è come un tarlo nel legno, lo divora da dentro e nel silenzio della notte si può perfino sentirlo rodere”
Gli antichi conoscevano davvero il mistero della vita e della morte? La scintilla da cui scaturisce la vita, l’alito divino che dona vita all’anima dell’essere umano.
Può l’uomo sostituirsi a Dio? Rendere la vita a chi l’ha persa? Sconfiggere la morte, garantendo l’immortalità del proprio essere materiale? Un tarlo che Leonardo sente dentro di sè sempre più pressante. Non basteranno più gli studi anatomici sui cadaveri all’interno del suo studio, ma vorrà qualcosa di più. E Tombetti ci porta proprio in quello studio, dove Leonardo testerà le sue teorie su corpi senza vita, tentando di sostituirsi all’Entità Suprema che
tutto governa e tutto comanda.
Test che anticipano quelli di Galvani, il quale attraverso scosse elettriche riuscì a far muovere le zampe di alcune rane morte, e del nipote Aldini che dopo aver testato le stesse teorie su teste di mucche tagliate, provò a resuscitare un uomo ucciso, in un esperimento pubblico.
Impossibile non andare con il pensiero a uno dei classici della letteratura:
Frankestein di Mary Shelley. Leggenda vuole che l’idea sia nata nel 1816, in una sola notte, dove alcuni scrittori, tra cui anche Percy Shelley, la compagna Mary e Lord Byron, riuniti in una villa a Ginevra, si sfidarono nella creazione di storie horror. Nel romanzo di Tombetti ci imbattiamo anche in loro. Percy Shelley e Lord Byron giocheranno un ruolo fondamentale nella vicenda.
Quella notte sul Lago di Ginevra tutti noi giurammo di trovare la risposta al mistero finale, quello della vita e della morte, di trovare la mistica energia che Prometeo aveva offerto all’uomo
La ricerca del sacro fuoco di Prometeo, ovvero una conoscenza suprema, una indagine tecnologica e allo stesso tempo spirituale, impegnava i due artisti in un assiduo studio per ottenere le risposte al più grande mistero dell’Universo: la scintilla della vita e il segreto della morte.
Il libro di Pierluigi Tombetti, al di là della componente thriller, lancia un tema di discussione molto interessante, che coinvolge più discipline, ad ampio raggio. Nel resto del blog tour potrete leggerne altri, con articoli mirati all’interno dei vari blog che partecipano e che ringrazio come sempre.
Copertina flessibile: 264 pagine
Editore: Eremon Edizioni; 1 edizione (10 luglio 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8889713852
ISBN-13: 978-8889713853
Link d’acquisto cartaceo: Secretum – Il codice L
Che ne pensi di questo articolo? | |
Correlati