Un’altra lettura condivisa si è conclusa in questa calda estate. I nostri lettori si sono fatti trascinare nella storia di Caterina Sforza così come è stata descritta da una diretta discendente, Francesca Riario Sforza. Ecco a voi i commenti finali!
Trama
«Se scrivessi la mia biografia, stupirei il mondo», ha detto Caterina Sforza. Figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, Caterina ha dato prova del suo carattere già a dieci anni, quando si è proposta per diventare la moglie di Girolamo Riario, in sostituzione della cugina undicenne, giudicata troppo giovane per consumare il matrimonio. Dotata di una cultura vastissima, si è distinta in discipline considerate appannaggio esclusivo degli uomini, come l’alchimia, la chimica e le arti belliche. Dopo la morte del marito, ha governato da sola Imola e Forlì, guidando persino l’esercito in battaglia. Durante l’assedio della rocca di Ravaldino, non si è lasciata mettere con le spalle al muro da chi le aveva intimato di arrendersi, minacciandola di ucciderle i figli; al contrario, Caterina ha risposto sollevando la gonna e urlando: «Fatelo, tanto qui ho lo stampo!». Nella sua breve vita, Caterina ha fatto di tutto, tranne scrivere una biografia. Seicento anni dopo, è una sua discendente, Francesca Riario Sforza, a celebrare la straordinarietà della sua antenata in un romanzo che ci restituisce l’immagine di una donna in anticipo sui tempi, che non si è rassegnata al ruolo di moglie e madre, ma ha lottato per farsi strada in un mondo dominato dagli uomini. Una donna forte, indipendente e incredibilmente moderna.
Marina Viganò
Che dire… un bel tomo… La maggior parte delle vicende descritte nel libro le conoscevo grazie al fatto che in
precedenza avevo letto vari libri sullo stesso periodo e con gli stessi protagonisti più o meno..questa volta,
dato anche il titolo, ho conosciuto di più la figura di Caterina che è stata una gran donna, nonostante il periodaccio
in cui ha vissuto e le varie sfortune che ha avuto sia personali che non.
Nel complesso m’è piaciuto..mi piacerebbe tornar in quei luoghi e vederne altri in zona.
Roberto Orsi
Un tuffo nel pieno rinascimento italiano. Il racconto di una donna forte e coraggiosa, come Caterina Sforza, fin dagli albori. La tenacia e la sua grinta traspaiono in più di una scena raccontata dall’autrice. Le vicende raccontate sono tante, la penisola in quel periodo era spaccata in tantissime Signorie, Ducati e Corti ove le alleanze si siglavano e si disfacevano nel giro di pochi giorni, grazie ad un accordo segreto o un matrimonio tra due giovani eredi di famiglia. Si nota una grande preparazione dell’autrice, che in alcuni passaggi rasenta il saggistico, forse inserendo troppi personaggi a corollario dei principali, che potrebbero far perdere il filo a coloro meno abituati a questo periodo già di per sé abbastanza complicato. Lo stile di scrittura però è limpido e diretto. Particolare il personaggio di Leonardo da Vinci a contatto con Caterina. Un libro che mette in campo l’onore e l’orgoglio di una donna eccezionale, un condottiero al femminile che per molto tempo ha saputo reggere il confronto con i suoi pari grado di sesso maschile, agendo da ago della bilancia in una situazione politica decisamente instabile.
Sonia Brindisi
La figura di Caterina mi è subito piaciuta. Tenace, lungimirante ma anche umana nelle sue debolezze ….insomma una Donna di ogni tempo.Mi ha molto colpito.il suo rapporto con il Maestro Leonardo, disincantato, che crede solo nel presente e si adopera con il suo ingegno nel tempo che vive . Eppure tutto di lui e delle sue opere dei suoi pensieri avrà un peso nella storia dell’intera umanità. Mi è rimasto qualche dubbio su qualcosa ( domande fatte nel gruppo all’autrice) ma sicuramente è un libro che consiglierei di leggere.
Virzo Laura
Questo libro mi è piaciuto veramente molto e lo sto rileggendo. I caratteri dei personaggi sono molto ben delineati e introdotti nel racconto in modo coerente. È il libro di storia che avrei voluto a scuola!!
Noelia Costa
Ho davvero apprezzato questa biografia romanzata dalla prima all’ultima pagina. Caterina una donna con la D maiuscola. È riuscita ad affermarsi e a districarsi nei vari giochi di potere dove solitamente ne facevano da padrone gli uomini. Una donna colta e forte, che già sin da bambina aveva un ruolo ben delineato ed è riuscita a dimostrare fino alla fine la sua forza.
Ho sempre sentito parlare di Caterina Sforza, ma non avevo mai approfondito sulla sua vita, questo libro è stato un ottimo inizio.
Una storia scritta in modo molto fluido, che è riuscita a racchiudere e ad inserire in modo perfetto molti dei personaggi dell’epoca come Leonardo da Vinci e altri grandi artisti. Lettura consigliata per chi vuol conoscere uno spaccato di storia molto interessante del nostro paese.
Laura Pitzalis
Prendete, dal periodo storico che va dal 1463 al 1509, un personaggio femminile di un certo rilievo, Caterina Riario Sforza De Medici; aggiungete in abbondanza delle figure di spicco che, in quel periodo, hanno scritto la storia in tutti i suoi settori: politico, artistico, scientifico, religioso; amalgamate il tutto con dialoghi vivaci, adeguati, brillanti e schietti; condite con tanta storia, alchimia, arte, ideazioni di prototipi e ricette per essere sempre “belli e sani”; decorate a piacere con guerre, congiure, vendette e amore quanto basta e … voilà il romanzo “ Io, Caterina” di Francesca Riario Sforza.
Già dal titolo, Io Caterina, dove quell’IO ci annuncia la determinazione e autorità della protagonista, intuiamo che è una biografia, quella di Caterina Riario Sforza. Ma non è solo una semplice biografia perché l’autrice, partendo da questa, ci fa conoscere la realtà dell’Italia da poco più della metà del XV secolo all’inizio del XVI. Quindi è anche un romanzo Storico, quelli con la S maiuscola. Molto dettagliato, ricco di nozioni, avvenimenti storici e personaggi più o meno noti, non è mai prolisso né pesante grazie ad una narrazione sciolta, semplice e scorrevole data da dei dialoghi dove spiccano espressioni che sono tipiche del parlato, rendendola in questo modo viva e reale. Geniale!
Devo dire che sono rimasta incantata dalla pirotecnica esplosione di informazioni, eventi, fatti che riguardano non solo le politiche ducali degli “Stati” italiani di quel periodo ma anche l’arte con il fior fiore degli artisti italiani dal Melozzo di Forlì al Botticelli, Piero della Francesca, Bramante, Filippo Lippi, Michelangelo per finire con il “giovane, magrolino, un po’ lugubre” Raffaello Sanzio e il co-protagonista del libro Leonardo da Vinci; la medicina, la botanica, la tecnica … e non posso non riflettere sull’enorme cultura e straordinario lavoro di ricerca fatto dall’autrice!
Bravissima Francesca Riario Sforza a esaltare la personalità di Caterina con tutte le sue poliedriche sfaccettature: abbiamo la Caterina, ancora bambina, curiosa; la Caterina vanitosa e un po’ narcisista; la Caterina erborista; la Caterina determinata e dura; la Caterina innamorata; la Caterina madre amorevole e apprensiva; la Caterina guerriera e amazzone; la Caterina ribelle, fiera e irriducibile; la Caterina tecnologica; la Caterina guaritrice; la Caterina crudele vendicatrice; la Caterina stratega militare … Una donna moderna, affascinante, risoluta e pratica, che non era “una comare da conversazione”, che ai “salotti preferiva i bastioni” e che “ sceglieva il fuoco della prima linea piuttosto che quello di un camino”. Lei, la “Tigre di Forlì”
Unico neo: ho trovato difficoltà a seguire la parte che tratta degli esperimenti dell’Imago Lux.
Premettendo che sono assolutamente incompetente in materia mi sono un po’confusa, persa nelle descrizioni particolarmente tecniche dell’esperimento.
Costanza Marzucchi
La personalità complessa della Leonessa di Romagna rivive in tutte le sue sfaccettature all’interno di questo avvincente romanzo, scritto con una penna agile, capace di raffigurare personaggi realmente esistiti e decisivi per la storia a cavallo tra il XV ed il XVI secolo. Un romanzo ben scritto, scorrevole e con un contenuto di spessore. Assolutamente da leggere.
Paola Nevola
Caterina Sforza una grande donna del Rinascimento. Questo bellissimo romanzo storico racconta la sua vita partendo da quando poco più che fanciulla è destinata ad un matrimonio di convenienza con Girolamo Riario nipote del Papa. Caterina colta raffinata e intelligente non si lascia intimidire e prende con determinazione e impegno il suo ruolo di Signora di Imola e Forlì.
Una donna sorprendente amante delle arti, dell’alchimia, della natura, una grande madre che avrebbe fatto qualunque cosa per i suoi figli, così come per i suoi stati e la sua amata Rocca che ha difeso come un valoroso condottiero fino alla disfatta. Una donna che ha amato ed è stata amata, una donna che ha sofferto la prigionia e che si è poi riscattata a Firenze grazie al matrimonio con Giovanni De Medici.
E’ meraviglioso leggere dell’amicizia e l’intesa tra Caterina e Leonardo e il loro progetto stupefacente.
Un libro scritto molto bene dove è evidente la grande documentazione storica dell’autrice, un po’ troppi i personaggi soprattutto nella prima parte, ma dopo prende il via e la lettura si fa avvincente e appassionante fino alla fine. Mi ha emozionata, mi ha fatto amare ed ammirare Caterina, una donna forte ed emancipata ieri ma che lo sarebbe tutt’oggi.
Eliana Corrado
Avevo letto di Caterina Sforza in altri libri, ma quasi sempre compariva come personaggio non protagonista.
In “Io, Caterina”, invece, ho avuto modo di apprezzare questo personaggio capendo cosa avesse determinato poi il suo carattere, la sua fierezza, il suo senso indomito di non voler mai abbassare la testa, il non piegarsi davanti a nulla e a nessuno solo perché era una donna. Mi è piaciuta moltissimo la prima parte relativa alla mamma e alla nonna di Caterina, laddove Caterina si forma, da bambina piano piano diventa donna.
Ma dire che “Io, Caterina” è un libro solo su Caterina Sforza, sarebbe un grosso errore. Il libro della Riaro Sforza ha la capacità non facile di creare un grosso quadro, in cui viene dipinto il Rinascimento con tutto ciò che implica questa parola, ovvero un periodo ricchissimo di famiglie che in Italia si spartiscono terre e cariche, nobiliari e papali: c’è tutto in questo libro, e diversamente non sarebbe potuto essere. Abbiamo gli Sforza, i Borgia, i Medici, i Pazzi; alleanze, rotture, ricuciture, tradimenti, condanne spietate. Un periodo attraversato da alcuni dei più grandi nomi dell’ingegno, come Leonardo da Vinci e alcune delle sue più note creazioni-invenzioni, Machiavelli, solo per citarni alcuni. Ognuno di essi sta sulla tela nel suo posto per creare il quadro del Rinascimento.
Ciò che mi ha colpito di più della lettura sono stati i dialoghi che, sebbene non siano poi tanti, non di certo la parte consistente del romanzo, sono vivi, veri, quasi li vedi più che sentirli, perché sono questi che danno corpo ai personaggi, non la narrazione. L’autrice, molto sapientemente, rifugge del tutto dal narrare i personaggi, non dà mai un giudizio o una delineazione psicologica del personaggio, sia esso Caterina che Leonardo o Cesare Borgia, ma li fa vivere attraverso le loro stesse parole. Più di tutti ho amato il personaggio di Leonardo (oltre a Caterina, si intende), il presentarlo con i suoi vizi, le sue debolezze, il suo essere anche capriccioso… umano, ecco. Un genio umano!
Ci sono delle parti che ho amato poco sebbene, riconosco, erano necessarie, brani un po’ troppo didattici, da manuale di Storia che poco empatizzano col lettore, che fanno perdere anima al libro, rendendolo freddo e distaccato, ma nel complesso è sicuramente un libro di cui consiglio la lettura a chi ama davvero la Storia e vuole provare a entrare nel Rinascimento e a capire come funzionavano le cose e perché, in fondo, Caterina era la definita “la Tigre di Forlì”!
Silvana Piro
Ho amato questo libro con tutti i suoi personaggi : L autrice è riuscita a inserirli nel suo romanzo in modo eccezionale. Ci sono tutti i personaggi che hanno caratterizzato il rinascimento. Bello bello bello .che dire di Caterina Sforza? Figura centrale grintosa energica donna . Grazie Francesca Riario Sforza. Cercherò altri tuoi libri. BRAVA
Daniela Piazza
Un libro che mi ha preso molto, trattando di un periodo e di personaggi che conosco molto bene e amo. Caterina Sforza è tratteggiata in modo realistico, oggettivo, con i suoi pregi e i suoi difetti, insistendo forse un po’ più sui primi e i personaggi che si muovono intorno a lei sono convincenti e interessanti. E’ evidente la preparazione storica dell’autrice, tanto che il romanzo si configura come un vero e proprio riassunto della storia italiana della seconda metà del Quattrocento. L’ho letto con molto piacere, anche se forse avrei desiderato in qualche pagina un po’ di pathos in più.
Giancarla Erba
Ammetto che l’inizio mi aveva un po’ demoralizzato: la piccola Caterina era solo una figurina che appariva in lontananza, come un remoto sfondo di un quadro con ben altro soggetto. Man mano però la sua immagine è diventata più forte, meglio delineata, fino a diventare, finalmente, la vera protagonista della storia qual’è. HO amato le ambientazioni e le minuziose descrizioni dei palazzi e dei luoghi dove ha vissuto, i personaggi storici appaiono e scompaiono lasciando una traccia laddove Caterina segna un solco profondissimo. Mi è piaciuto molto il suo legame con Leonardo e le descrizioni dei loro esperimenti, forse avrei approfondito, ancora di più, l’aspetto legato alle sue conoscenze alchemiche. Il legame sentimentale dell’autrice con la protagonista a volte si coglie appieno, concedendo a sia a lei che alla famiglia delle libertà che forse ad altri personaggi non è concessa. Sicuramente Caterina vien fuori da quella condottiera e capo di Stato che è stata, tenace, orgogliosa, e capace di gestire strategie politiche esattamente come, se non più, di un uomo. Ma anche la parte più elegantemente femminile si nota in tutta la sua voracità emotiva, il suo amore per gli uomini e per i suoi figli sono il corollario e il filo conduttore di quasi tutte le sue azioni. La scrittura è scorrevole e priva di inutili birignao, la consecutio temporis perfetta. Forse avrei gradito un approfondimento sul suo matrimonio con Riario che ormai, a detta dei più, fu piuttosto traumatico e,a mio parere, Il finale si concentra troppo su una Imago Lux che ci racconta un fantastico futuro remoto ma certamente non prossimo. Ad ogni modo un romanzo consigliatissimo.
Angela D’Albis
Anch’io avevo già letto di Caterina in altri libri. Tuttavia, questo mi è piaciuto molto, perché l’autrice riesce a descrivere molto bene una donna abile politica, ma anche amante appassionata; madre, ma anche scienziata. Come avete detto, interessanti i suoi rapporti con Leonardo e Macchiavelli. Qualcuno ha scritto che andavano approfonditi. E’ vero, ma in un altro romanzo, altrimenti sarebbe stato troppo lungo! L’ho letto volentieri 2 volte, anche perché qui ci sono stati i nostri approfondimenti, che lo hanno reso più interessante.
Maria A. Bellus
Avevo già letto di Caterina in altri libri e devo dire che in questo mi è piaciuta particolarmente.
La sua é una figura di donna vincente per il suo tempo nonostante un mondo prettamente maschile donna forte intelligente con una vasta cultura ma anche una donna con le sue passioni e fragilità.
Sapeva circondarsi delle persone giuste da cui ricevere appoggi e favori forse un po troppi descritti nel libro che creano ad un primo approccio un po di confusione.
Nel complesso assolutamente da leggere.
Mariagrazia Pazzaglia
Un libro che mi è piaciuto molto. Conoscere la vita di Caterina, una donna molto forte, intelligente e caparbia attraverso questo romanzo, mi ha affascinato. Ho amato molto leggere tutte le particolari descrizioni dei luoghi, degli ambienti e dei personaggi. Il rapporto con Leonardo da Vinci mi ha entusiasmato. Un romanzo che consiglio.
Cinzia Cogni
“Io Caterina” lo considero un vero e proprio romanzo storico, infatti, oltre a raccontare la vita di Caterina Sforza, (importante personaggio femminile nell’Italia rinascimentale, le cui vicissitudini sono già di per sé un romanzo), ci mostra una panoramica completa di quel periodo: siamo a cavallo fra il XV ed il XVI sec., e tutti gli eventi principali ed i suoi protagonisti ( Papi, Re, nobili, artisti, letterati), vengono inseriti nella storia e collocati in modo preciso, attinente al loro ruolo.
Fin dai primi capitoli ,si comprende che Francesca Riario Sforza, autrice e discendente diretta della “Tigre di Forlì”, non si è limitata a studiare e a documentarsi su testi generici, dietro c’è sicuramente una lunga ricerca ed un profondo studio, che emerge dai particolari e dalle descrizioni minuziose quando narra gli eventi storici e i luoghi dove sono avvenuti.
Potrebbe apparire un saggio per molti aspetti, ma in realtà la parte romanzata è talmente ben inserita nel contesto, che confonde il lettore, una caratteristica che mi ha fatto apprezzare ancora di più questa storia.
Non vi è dubbio che l’entrata di Leonardo da Vinci e tutta la parte incentrata sull’ Imago lux, è quella che colpisce più di tutte, dando al romanzo qualcosa di inedito, un tocco originale a cui è giusto rendere merito.
Caterina Sforza fu davvero una donna straordinaria, un’eroina d’altri tempi e in questo romanzo ne percepiamo tutta la sua bellezza,la cultura, il coraggio, la passione, ma anche la durezza e l’orgoglio; insomma l’autrice ne tratteggia pregi e difetti in modo così realistico, che alla fine pare di conoscerla e perfino di comprenderla, anche nelle sue scelte più ardue.
Un libro che consiglio agli appassionati di storia che come me, amano viaggiare nel tempo per incontrare luoghi e personaggi reali…
Alessandra Ottaviano
“Una donna che da sola aveva tenuto testa a papi e re. La stessa che aveva amato, sofferto e ucciso, spesso incapace di domare la rabbia proveniente dai tumulti del cuore …”
Ho letto diversi libri sul personaggio di Caterina Riario Sforza, sarebbe riduttivo considerare questo libro come una mera biografia romanzata su di lei, ma piuttosto, lo considero un poderoso romanzo che con semplicità e accuratezza ci regala un preciso affresco dell’epoca in questione, sotto svariati punti di vista, soffermandosi sulla situazione politica e familiare delle potenti Signorie italiane sul finire del ‘400, che ingaggiano guerre di potere e stipulano alleanze tra loro, toccando innumerevoli personaggi che, a vario titolo, hanno avuto a che fare con la duchessa Riario.
Caterina, figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e della sua amante Lucrezia Landriani, cresciuta presso la corte del castello sforzesco di Milano, attorniata da pittori, scultori e letterati vive negli agi e nella cultura.
Fin da piccola è costretta a imparare il significato crudele della parola “congiura”, assiste attonita all’assassinio del padre nella famosa congiura di Santo Stefano; più avanti perde anche il primo marito, Girolamo Riario, defenestrato nella congiura ordita dalla famiglia Orsi, e così anche il suo secondo marito Tommaso Feo.
Diventa duchessa di Imola e Forlì dal primo matrimonio dando prova di meritare il calzante appellativo di “leonessa di Romagna” quando, rimasta vedova, resta salda al governo godendo della vendetta, e anche quando si consuma in un’estenuante resistenza con il papa, nella persona del nefando Rodrigo Borgia, che l’ha esautorata dai suoi diritti feudatari in favore del figlio Cesare Borgia che sarà la causa della sua rovina.
Non si perde d’animo neanche quando il Valentino assedia la sua rocca pronto a bombardarla, tradita dai suoi castellani venduti e abbandonata pure dallo zio Ludovico il Moro che fugge via.
L’autrice, utilizzando un linguaggio ricco, forbito e accurato ci riporta con maestria ed enfasi, frutto di un profondo studio sulla protagonista, le scelte, le decisioni, le tribolazioni, i valori e i palpiti del cuore di questa donna straordinaria ed emancipata.
Precorritrice dei tempi: bella, colta, indomita e carismatica, studiosa delle arti alchemiche e belliche, due temi preclusi alle donne del tempo. Autrice “dell’experimenti” una sorta di ricettario di profumeria e medicina, dove nel “luxuriare inestimabile” trattava pure di sesso, un tema impensabile per una donna. Nonostante la sua indole guerriera era anche dotata di grande passionalità, ha avuto diversi amanti e ne ha incantati altrettanti, non ultimo il suo carceriere Cesare Borgia e ha intrattenuto un’intensa amicizia con Leonardo Da Vinci.
Una donna che ha lottato con ogni arma, sempre in prima linea contro i soprusi, per farsi strada in un mondo governato da soli uomini e ci insegna l’audacia di osare nonostante le avversità e i limiti imposti dalla società.
Ho solo trovato un tantino confusionaria la storia riguardante l’esperimento “dell’Imago lux”
Disse la stessa Caterina: “Se scrivessi la mia biografia stupirei il mondo”, l’autrice, sua discendente, in questa biografia ne ha tracciato uno splendido quadro rendendoci un’idea di quello che è stata l’avventurosa vita di questa grande e fiera donna.
Maria Marques
Scrivere una biografia romanzata che a tratti sfiora il saggio ,in questo caso specifico è riuscito alla autrice in modo eccellente.Raccontare la vita di Caterina Sforza dalla nascita a Milano al suo diventare signora di Forli e di Imola in un periodo in cui molte signorie si spartivano il territorio e le alleanze mutavano l’equilibrio dell’ago della bilancia ,significava non solo avere le spalle coperte da una famiglia potente ma anche avere indubbie capacità di sopravvivenza. Queste capacita, unite ad una ampia cultura,oltre che a coraggio ed ardimento, hanno fatto sì che Caterina diventasse colei che si è contrapposta a tutto e a tutti per mantenere titoli e privilegi per i propri familiari.Considerando che la sua vita si svolge tra la fine del 400 e l’inizio del 500, a maggiore ragione si intuisce la sua eccezionalità. Tutte queste doti,le sue capacità politiche, i rapporti diplomatici con illustri pari ,con alcuni improntato ad amicizia altri a più freddi rapporti epistolare,rendono l’immagine di una donna di potere abituata a comandare ed essere ubbidita,ma anche capace di ribaltare a proprio favore situazioni ed eventi. Accanto all’aspetto pubblico,viene tratteggiata la madre e la donna,i rapporti con i figli,con i mariti ma anche con amici illustri che fanno sì che il periodo , in cui la protagonista di questo romanzo vive,sia spettatore di personalità di tutto rispetto in ogni campo. Da amante dei Borgia, Caterina non l’avevo mai considerata in tutta la sua completezza come signora delle sue terre né inteso la grande cultura che poteva vantare.Un libro molto bello,che non si limita a raccontare una donna ma l’intero mondo,sociale e personale,in cui visse.
Roberto Salsi
Avevo già incontrato questo personaggio durante diverse letture, rimanendone affascinato: una donna “con gli attributi” , seppur seducente e femminile, una Tigre, come venne definita. Questo romanzo appassionante e coinvolgente è anche un bellissimo affresco del Rinascimento pubblico ma soprattutto privato; molto interessante la storia dell ‘amicizia con Leonardo e del loro idem sentire. Non stupisce infatti la loro reciproca simpatia e affinità; Caterina, esperta di erboristeria, guaritrice e sperimentatrice non poteva lasciare indifferente il grande Genio. Un romanzo biografico che si legge come un romanzo d’avventura: la vita avventurosa della figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza.
Patty Bra
Una lettura affascinante che mi ha colpito molto perché affine ai miei gusti, una biografia romanzata. Molto dettagliata dal punto di vista storico, fedele agli avvenimenti e ripercorre la vita di una grande donna “Caterina Riario Sforza”, figura importante e incisiva nella storia di Forlì. Ammetto che non mi ero mai soffermata su questa donna, forse perché è nata e cresciuta in un epoca patriarcale, quindi mi sono sempre fermata ai personaggi maschili eppure Caterina è riuscita ad essere libera e indipendente, comandando su due paesi con un forte interesse politico tra Milano, Venezia e Roma. Una donna forte, ma pur sempre una donna che nella sua vita riesce a conoscere l’amore e a conquistare grandi uomini, una mamma che cura in tutti i modi e con artigli di tigre gli interessi dei figli, creando successioni con le casate più importanti dell’epoca. Una donna carismatica e intelligente, alchimista che incontra nella sua vita anche grandi artisti e geni di cui si parla ancora oggi, come essere amica del grande “Leonardo da Vinci”, giusto per citarne uno. Una donna amante del bello e della cultura che però affronta anche periodi di sacrificio e precarietà con grande umiltà e coraggio. Una donna di altri tempi che si rivela però contemporanea nei comportamenti e nella mente, caratteristica che non darei scontata. Una lettura scorrevole arricchita da una scrittura ricca di dettagli e personaggi che incrociano la vita di Caterina, rendendo il libro ancora più interessante. Un altro particolare che mi ha colpito è vedere in bambini indifesi, fragili e deboli quelli che sarebbero diventati i grandi uomini della storia. La stessa Caterina vista da bambina non mi ha portato a immaginare quello che avrebbe fatto. Uno sguardo femminile nel rinascimento italiano, una lettura che consiglio proprio per la bravura dell’autrice a ripercorrere le vicende di una sua antenata.
Jessica Pennini
È stata una storia che mi ha preso molto, che mi ha fatto conoscere ancora meglio un periodo della nostra storia e alcuni suoi grandi personaggi, tra cui Caterina. Mi aveva sempre affascinata e con questa lettura ho avuto modo di approfondire molti aspetti che la riguardano, grazie allo stile dell’autrice che ho apprezzato tanto e che ha reso il tutto molto realistico. È un libro accurato, non solo dal punto di vista stilistico, ma anche per quanto riguarda la ricerca storica che risulta ben evidente. Brava!
Copertina rigida: 443 pagine
Editore: Nord (8 settembre 2016)
Collana: Narrativa Nord
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8842927597
ISBN-13: 978-8842927594
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