Eccoci al secondo appuntamento del Blog Tour dedicato al libro “Il boscaiolo” di Paola Marchese.
Dopo che la recensione de La lettrice distratta (che trovate qui) noi di Thriller storici e dintorni vi parla oggi dei personaggi che animano questa storia.
A cura di Roberto Orsi
I protagonisti principali di questa vicenda sono personaggi creati dalla fantasia dell’autrice che si incastonano perfettamente nel mosaico storico della Sicilia di metà XIII Secolo.
Alla morte di Federico II di Hohenstaufen, lo stupor mundi, la luogotenenza del sud Italia passa temporaneamente al figlio naturale Manfredi, in attesa del ritorno del fratello Corrado IV impegnato in un conflitto in Nord Europa. Ma la famiglia degli svevi è ormai invisa al soglio pontificio e nel 1264 Papa Clemente IV chiede l’intervento di Carlo d’Angiò
per rivendicare i diritti sulla Sicilia.
Manfredi viene sconfitto e il sud d’Italia passa sotto l’egida dei Francesi.
In questa nuova situazione politica, in cui la popolazione subisce la pressione fiscale, le usurpazioni e le violenze di
Re Carlo, prende le mosse il romanzo di
Paola Marchese.
Ci troviamo alle pendici del Mongibello nel feudo di Castelmontalto, dove il barone
Ruggero Ansalone è succeduto al defunto fratello
Roberto. Due personaggi di fantasia che portano alla memoria i due più famosi fratelli omonimi appartenenti alla dinastia degli Altavilla, di discendenza normanna e conti di Sicilia intorno all’anno 1000.
Roberto Ansalone alla sua morte lascia due figli: Christian, primogenito ed erede del feudo ma ancora minorenne, e la
baronessina Lidia. Nel più classico degli schemi famigliari e dei giochi di potere, lo zio dei due ragazzi, Ruggero, approfitta della situazione per appropriarsi del seggio vacante.
Il barone, di nobile discendenza normanna, grazie ai legami di parentela dei suoi avi con la casata angioina, era stato uno dei pochi a non subire la confisca del feudo e col tempo aveva imparato a convivere con i nuovi dominatori; anzi, aveva previdentemente compreso che la soluzione migliore fosse divenire complice dei francesi, poiché le terre etnee su cui sorgeva il suo feudo da diversi anni erano diventate latifondi e mettere a disposizione dei dominatori uomini e armamenti era l’unica possibilità per trarre qualche profitto dalla gestione, affinché l’emissario del re gli concedesse di usufruire dei raccolti e dei bottini di caccia senza pretendere gabelle.
Ruggero è un opportunista, abile manovratore e giocatore in campo politico. Fa buon viso a cattivo gioco, mantenendo pacifici rapporti con i nuovi dominatori francesi, cercando quindi di subirne il minor danno ed evitando che gli venga confiscato il feudo che ha appena ottenuto. Fin da subito traspare, nel romanzo, la sua malvagità e la mancanza di scrupolo pur nei confronti di suoi famigliari che non esita ad eliminare dalla propria strada per i suoi obiettivi più egoistici.
Christian, l’erede del feudo di Castelmontalto, ancora minorenne viene spedito in missione nell’esercito con un abile stratagemma e tenuto sotto controllo fuori dalla Sicilia. Lidia si ritrova all’improvviso senza un padre e senza un fratello, in balia dello zio Ruggero.
Benché la baronessina Lidia non approvasse la connivenza dello zio con gli oppressori, sapeva che la situazione era fin troppo tesa per azzardare colpi di testa o ribellioni. Ma era anche consapevole che l’angoscia che le attanagliava l’animo ogni volta che vedeva lo stendardo blu-gigliato attraversare la soglia del maniero era dovuta a quel senso quasi impercettibile di inadeguatezza e di colpa di chi si allea col più forte per non soccombere, ma in fondo all’animo sente di essere un traditore delle proprie origini.
Il disagio di Lidia si percepisce in tutto il racconto, quasi a volersi incolpare di un tradimento che non ha mai commesso. Un rapporto teso con lo zio Ruggero, fin da subito. In fondo, per lui, Lidia è un ulteriore ostacolo nella successione del feudo di Castelmontalto. Se lei dovesse sposare qualche barone o nobile del territorio, in breve tempo costui avanzerebbe pretese sul feudo a cui Ruggero dovrebbe sottostare.
Eliminato il nipote Christian, Ruggero deve trovare un espediente anche per la baronessina Lidia e l’occasione gli si presenta durante una battuta di caccia al cinghiale dove, in difficoltà e in pericolo, viene soccorso e salvato da un boscaiolo. Con grande sorpresa del barone,
Karl, questo è il nome del boscaiolo, chiede in cambio la mano della baronessina Lidia.
…un individuo rozzo, vestito poveramente, ma alto e imponente. Probabilmente di origine straniera, vista la capigliatura particolarmente chiara, accompagnata da una barba molto lunga e ispida dello stesso colore, e gli occhi di un verde scintillante;
Anche se sorpreso dalla richiesta, Ruggero capisce che questo potrebbe essere il modo migliore per sbarazzarsi della nipote Lidia e acconsente, avviando subito i preparativi per le nozze. Lidia sarebbe andata a vivere nell’umile dimora del boscaiolo, non avendo più nulla a che fare con il feudo di Castelmontalto.
Lidia subisce la decisione dello zio e affronta di malavoglia queste nozze con un uomo sconosciuto, rude, dai modi sgarbati e senza una parvenza di dolcezza nei suoi confronti.
Ma chi è Karl? Perché questo boscaiolo l’ha chiesta in sposa? Alla domanda specifica di Lidia, questa è la risposta di Karl
Beh, mia signora, sono un uomo e per definizione comune ho una cattiva predisposizione all’ordine, alla pulizia e alla cucina. Pertanto mi auguro che la vostra presenza in questa casa regoli tali competenze…
Davvero l’ha voluta sposare solo per badare alle faccende domestiche? Quali trame nasconde tra le pieghe del suo essere? O di ciò che afferma di essere?
Il libro di Paola Marchese, di cui potrete leggere altri approfondimenti nelle tappe che compongono questo tour, è un romanzo storico animato da personaggi inventati ma decisamente realistici. Un romanzo dove l’amore non la fa da padrone, almeno non l’amore che conosciamo tra due persone, ma quello forse più profondo e ancestrale per le proprie origini e la terra a cui si appartiene.
Copertina flessibile: 184 pagine
Editore: Algra (1 gennaio 2016)
Collana: Scritti
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8893410419
ISBN-13: 978-8893410410
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