L’uomo dei corvi – Grazia Maria Francese
Trama
Adelwin non ha più incontrato suo padre Arechi da quando, dieci anni prima, l’uomo ha preso parte alla ribellione contro Carlo Magno ed è stato fatto prigioniero. Paolo Diacono, zio del ragazzo, s’impegna a farlo liberare. In cambio ottiene dalla famiglia che Adelwin entri nell’ordine benedettino, ma il destino del ragazzo non sarà la vita monastica e, pur imparando a leggere e scrivere il latino, seguirà una strada diversa da quella desiderata dallo zio Paolo.
Questi, che vive in un mondo fatto di erudizione e di libri, ha ricevuto l’incarico di scrivere una cronaca del regno longobardo, diventato ormai provincia dell’impero carolingio. Nella speranza di raccogliere informazioni sulla storia della sua gente si rivolge a un “uomo della memoria”, e l’opera che scriverà, la celebre Historia Langobardorum, è considerata ancora oggi la principale fonte storica dell’alto Medioevo italiano, dove affondano le nostre radici culturali, che L’uomo dei corvi, romanzo storico appassionante e ben documentato, ci guida a esplorare.
Recensione a cura di Antonia Ercoli
La lettura di un libro può avere molti scopi: si legge per diletto, per rilassarsi, per imparare e soprattutto per la curiosità di vivere vite lontane dalla nostra. Per me leggere libri come L’uomo dei corvi è un grande stimolo, perché è da libri come questo che parte la curiosità, il voler sapere di più riguardo il periodo storico di cui si sta leggendo.
Si tratta di un romanzo ambientato nella seconda metà del VIII secolo durante il regno di Carlo Magno e narra le vicende di Aldewin, figlio di Arechi della stirpe dei Leupchis. La storia di Aldewin è, però, un pretesto per introdurre quelli che sono i personaggi chiave della vicenda: i custodi del sapere del popolo Longobardo.
Aldewin è il nipote di Paolo Diacono, uno dei personaggi più importanti della cultura longobarda. Pur essendo un monaco è fortemente legato alle sue radici e si fa custode e portavoce della sua cultura lasciando ai posteri la celebre Historia Langobardorum, in cui narra la storia e le radici del popolo Longobardo. L’importanza di questo scritto risiede soprattutto nel fatto che la tradizione culturale longobarda si tramandava esclusivamente per via orale, attraverso la figura del Kennaman, che è l’altra figura centrale di questo romanzo.
Il Kennaman è l’uomo della memoria, la persona che ha il compito di tramandare alle generazioni successive le gesta degli antenati perchè ne custodiscano la memoria: è proprio l’uomo dei corvi che dà il titolo al romanzo, colui che custodisce il passato e la storia del suo popolo. L’uomo dei corvi è a mio parere il personaggio più forte e più affascinante del romanzo, il suo canto struggente che narra le gesta degli eroi del suo popolo ha qualcosa di mistico ed impenetrabile e chiunque lo ascolti non può che essere catturato dal suo grande carisma. Il fascino della storia ancestrale ha la sua controparte in Paolo Diacono, discendente di un’importante famiglia longobarda, uomo di grande cultura e profondo conoscitore della storia del suo popolo.
Bisogna tenere presente che Paolo Diacono era un monaco, pertanto pur essendo strettamente legato alle radici longobarde, la sua forma mentale era comunque influenzata dalla chiesa: certi eventi “soprannaturali” dovevano avere una spiegazione razionale o magari non venivano riportati nella cronaca. Dobbiamo inoltre considerare che Paolo Diacono era al servizio di Carlo Magno pertanto non è difficile immaginare che il suo modo di narrare gli eventi possa aver risentito di qualche restrizione “dall’alto”.
Anche se il dualismo tra il kennaman ed il monaco risulta evidente nel corso del romanzo, alla fine del libro l’autrice ci riserva una bella sorpresa, che ci fa sicuramente rivalutare la figura del monaco cinico e un po’ arcigno che abbiamo incontrato durante lettura.
Devo dire che questo romanzo mi è piaciuto molto, non è stata una lettura rapida, ho deciso di assaporare con calma l’atmosfera di un periodo storico lontano e misterioso, di cui ci sono rimaste grandi testimonianze artistiche ma pochissimi riferimenti storiografici (quello più importante è senza dubbio la Historia Langobardorum). Ammetto che del periodo storico avevo solo qualche ricordo scolastico, per questo ho iniziato la mia recensione dicendo che la lettura di questo romanzo è servita da stimolo: mi ha invogliato a saperne di più, a conoscere meglio questo popolo affascinante. Questo romanzo, scritto con uno stile molto curato e con una solidissima base storica è stato un eccezionale punto di partenza.
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file:1312 KB
Lunghezza stampa:188
Editore:Edizioni Esordienti E-book (26 ottobre 2015)
Venduto da:Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua:Italiano
ASIN:B017793P44
Link d’acquisto: L’uomo dei corvi