Recensione a cura di Isabella Novelli
“Insensato!” Disse. “Mi dovevo svellere il cuore il giorno in cui decisi di vendicarmi!”
Il Conte di Montecristo è forse il più bel romanzo di Dumas, probabilmente ispirato a personaggi realmente esistiti (come l’Abate Faria).
Il romanzo è ambientato tra Marsiglia, l’isola di Montecristo, lo Château d’If, Parigi, Roma e l’Italia luoghi magici che creano atmosfere fantastiche che rendono unico questo romanzo.“Mio padre, signore, vedeva in quest’azione un miracolo. Mio padre credeva ad un benefattore uscito per noi dalla tomba. Oh qual commovente sentimento, signore, era questo… e mentre io stesso non ci credevo, ero ben lontano dal voler distruggere questa fede nel suo nobile cuore! Così quante volte ci pensava, pronunciando a bassa voce un nome, nome di un amico molto caro, il nome di una amico perduto! E quando fu vicino a morte, quando l’approssimarsi dell’eternità ebbe dato al suo spirito qualche cosa della chiaroveggenza della tomba, questo pensiero, che fino ad allora non era che un dubbio, divenne convinzione, e le ultime parole che pronunziò morendo furono queste: “Massimiliano, egli era Edmondo Dantes!”
E’ un libro totalmente incentrato sui temi della giustizia, della vendetta e sul ruolo della Provvidenza, senza la quale non si potrebbe compiere il disegno articolato di Edmond Dantes.
Dantes, imprigionato ingiustamente, rinasce sotto le spoglie del Conte di Montecristo.
“Si ma di prigione si esce, e quando si esce di prigione, e si porta il nome di Edmondo Dantès, uno si vendica.”
Dal momento in cui viene imprigionato a quando la sua vendetta sarà compiuta e verrà fatta la giustizia meritata passeranno più di vent’anni, durante i quali cambieranno tutti i protagonisti del romanzo, le loro vite si intrecceranno e la “Provvidenza” farà in modo di restituire ad Edmond, ciò che la vita gli ha tolto: ricchezza e sopratutto amore.
“Mercedes!” Ripeté Montecristo “Mercedes! Ebbene sì, voi avete ragione, questo nome è dolce ancora da pronunciare, ed ecco la prima volta, dopo lunghi anni, che risuona chiaro sulle mia labbra. Ah, Mercedes! Il vostro nome io l’ho pronunciato coi sospiri della malinconia, coi gemiti del dolore, colla rabbia della disperazione; l’ho pronunciato gelido per il freddo, rattrappito sulla paglia della mia cella; l’ho pronunciato divorato dal caldo, l’ho pronunciato rotolandomi sul pavimento del carcere. Mercedes, bisogna ch’io mi vendichi, perché ho sofferto per quattordici anni: per quattordici anni ho pianto, ho maledetto. Ora, io ve lo ripeto Mercedes, bisogna ch’io mi vendichi!”
La vendetta troverà sulla sua strada il perdono, ma soltanto quando Dantes vedrà sacrificare tra i molti colpevoli anche una vita innocente.
“La vostra anima è triste e vi fa vedere un cielo tempestoso.”
Un romanzo, un capolavoro, pieno di colpi di scena, che lascia col fiato sospeso il lettore fino alla fine, trascinato com’è dalle vicende di Dantes, che con le sue diverse anime e i suoi molteplici travestimenti incanta e stupisce continuamente.
Copertina flessibile: 1249 pagine Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (5 giugno 2013) Collana: Grandi classici Lingua: Italiano ISBN-10: 8817063363 ISBN-13: 978-8817063364 Link d’acquisto: Il conte di Montecristo