Thesan – Roberto Castiglione
Trama
358 A.C. Falsi auspici hanno scatenato una terribile guerra tra Roma e Tarquinia. Persino gli Dei sono coinvolti in questo conflitto che valica le cortine del tempo. Quattro antichi amici si troveranno su fronti opposti, ma dovranno allearsi nuovamente e incontrarsi in una foresta dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno. Una piccola e luminosa Dea li guiderà fino a una fortezza immersa nel ghiaccio eterno.
Recensione a cura di Sara Valentino
Un romanzo che è un piccolo viaggio nel tempo a Tarquinia, nell’Etruria meridionale del 358 A.C.
Roberto Castiglione racconta sapientemente, come solo chi ha un bagaglio di conoscenza elevatissimo sull’argomento di cui parla, una storia …nella Storia!
La sua ispirazione è nata proprio dai fatti accaduti nel lontano IV secolo a.c. quando Roma e Tarquinia si fronteggiarono in una sanguinosa guerra, quella dei sette anni. Una guerra terminata con una tregua di 40 anni, fatto abbastanza inusuale, e con la perdita di ben 307 soldati rimasti prigionieri.
L’autore si ispira, e forse ne è affascinato, alla Selva Cimina che ai tempi era temuta a tal punto dai Romani, che la attraversarono solo nel 310 a.c.. Castiglione attinge dunque a questa paura ancestrale per creare uno scenario spettrale per i protagonisti del suo romanzo.
“Persino gli animali che popolavano quelle serene notti d’inizio estate parevano essersi ritirati nelle loro tane per facilitare il viaggio dei due cavalieri”
Si apre così il palcoscenico di “Thesan”, conducendo il lettore direttamente in un’atmosfera magica, seducente e ovattata.
Cneve e Velthur vengono a conoscenza del fatto, tragico, che la guerra è alle porte, è ormai prossima, ma il presagio, tutt’altro che vantaggioso, è che la stessa non ha il favore degli Dei.
Una battaglia ben peggiore si sta per scatenare, però gli uomini possono poco. Sono solo spettatori, o forse hanno ancora una possibilità per riportare la pace tra gli Antichi (forze primordiali) e gli Dei?
Dopo una tregua di 700 anni, l’equilibrio è venuto meno, il patto è stato spezzato e l’antica profezia, secondo cui il male doveva restare confinato dentro la foresta, si è avverata.
Il male dilaga, belve uscite da un’era antica come il mondo vogliono il loro tributo di sangue, la foresta maligna e misteriosa continua ad allargarsi e come una mano nera e carica di morte e paura si stende sugli ignari abitanti di queste regioni.
Vuole una leggenda che solo quattro persone, unite dallo stesso ideale, possano fermare questo male.
Indubbiamente questo è un romanzo che, pur basandosi su fatti storici reali, ha dei tratti fantasy.
Il titolo dell’opera è: “Thesan”, la Dea dell’alba, ma anche la Dea che accompagnerà i protagonisti nel corso delle loro avventure.
La mitologia, trova qui, tra le pagine del romanzo uno spazio importante permettendo al lettore di approfondire quelle che sono le caratteristiche degli dei Etruschi, molto simili a quelli Greci, uno su tutti Aplu (Apollo) e Shuri come antagonista (il Dio degli inferi).
Assistiamo a una cerimonia con piacere e siamo ospiti invitati a presenziare alla Clavus Annalis, durante la quale si piantava un chiodo (Clavus) nel lato destro del tempio di Giove; i chiodi pare che consentissero, in tempi in cui non c’era ancora la scrittura, il conteggio degli anni.
Un personaggio, realmente esistito, che calca le scene del romanzo è Aulo Spurima, uno dei pochi condottieri Etruschi di cui ci sia giunto un riscontro epigrafico.
Il tratto narrativo è veloce, traspare tutta la passione dell’autore per la storia, un particolare importante è proprio quello di leggere i nomi delle città in Etrusco.
Una storia, una favola, tutta da leggere che ci ricorda lo stato in cui versiamo, di caducità e sottolinea la caratteristica umana di cercare sempre, oggi come ieri, con lo sguardo verso il cielo, il supporto degli Dei o di un Dio, comunque lo si voglia chiamare.
Copertina flessibile: 177 pagine
Editore: Antipodes; Prima Edizione edizione (1 gennaio 2018)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8899751463
ISBN-13: 978-8899751463
Link d’acquisto: Thesan