Trama:
Nord e Sud, a indicare due estremi in contrasto, fu il titolo voluto dall’editore, non quello pensato da Elizabeth Gaskell, che sul frontespizio immaginava il nome della sua eroina, Margaret Hale. Sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: Margaret, trasferitasi da Helstone, fiabesco villaggio del Sud, a Milton-Northern, popolosa città manifatturiera del Nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall’industrializzazione. La famiglia Hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all’inquinamento e al degrado sociale. Eppure Margaret stringe presto amicizia con Bessy Higgins, una ragazza ammalatasi per le pessime condizioni di lavoro in fabbrica, e con il padre Nicholas, sindacalista impegnato attivamente nel movimento operaio: prendendo a cuore la famiglia, inizia a nutrire curiosità e interessi fino a quel momento sconosciuti. Subito complesso si rivela, invece, il rapporto con John Thornton, allievo del signor Hale e padrone di uno dei più importanti cotonifici di Milton: Margaret è combattuta tra l’ammirazione per l’uomo che si è fatto da solo, contando unicamente sulle proprie capacità, e l’ostilità per l’industriale che, a suo giudizio, è responsabile delle misere condizioni di vita dei suoi operai.
Recensione a cura di Giovanna Barbieri
Un bel romanzo, ricco di spunti storici e di vita quotidiana dell’epoca. Qui troverete sia il punto di vista dei padroni (gli industriali del nord e il signor Thornton) sia dei borghesi (come il padre di Margaret) sia dei nobili (come la zia di Margaret e la cugina) e anche dei lavoratori (gli operai). Inutile dire che gli operai, le loro lotte, le loro povere condizioni di vita attirano le mie simpatie. Mentre anche Margaret condanna la vita vuota della nobile cugina e zia, interessate solo alle feste, alle cene, ai matrimoni di convenienza e all’ozio (oltre a generare eredi)
Il signor Thornton è un personaggio molto ben caratterizzato. In un primo momento è rude, brusco, sgarbato con Margaret. Hanno infatti idee politiche opposte, soprattutto per quanto riguarda lo sciopero nel quale anche lei è coinvolta. Thornton ha anche un cuore tenero sia con la madre sia con la viziata sorella minore. Fa molta fatica a giustificare sia il comportamento di Margaret sia quello degli operai che vorrebbero un salario maggiore (e sono disposti a morire di fame, pur di costringerlo alla resa). Però è l’unico industriale che s’impegna a migliore se stesso tramite lezioni private (ha avuto una vita triste e dura, ma è riuscito ad arricchirsi grazie a determinazione, coraggio, intelligenza). È passionale, leale e fedele in amore (s’innamora di Margaret) anche quando non sarebbe costretto o le circostanze direbbero altrimenti.
Anche Margaret Hale è un bel personaggio femminile. Il padre parroco la spinge a studiare (ha una cultura superiore a Thornton che considera rude e maleducato), a dedicarsi ai meno fortunati (farà amicizia con Bessy, un’operaia affetta da una malattia polmonare, e con Nicholas, il padre sindacalista di Bessy). È generosa, dolce, caparbia, intelligente e appassionata nelle sue idee e soffre molto nel romanzo (in netto contrasto con la cugina aristocratica che non attira molte simpatie).
Ci sono altri personaggi minori nel romanzo: il padre di lei, il signor Hale: parroco di una sperduta parrocchia del sud della GB, in crisi religiosa, che costringe la famiglia a trasferirsi al nord (Milton) per intraprendere la professione d’insegnante privato. Non si può non provare simpatia per quest’uomo, anche perché “sopporta” la moglie insoddisfatta della loro ricchezza (lei è nobile e ha sposato un parroco. Non un gran matrimonio per l’epoca), che odia la casa parrocchiale dell’Hampshire e anche la casa a Milton, molto più povera. Tuttavia, a tratti non si può non provare simpatia anche per lei, costretta a non rivedere più il figlio maggiore che si è ammutinato dalla marina cinque anni prima e che non può mettere piede su suolo inglese.
Altro personaggio interessante è la signora Thornton, la madre del protagonista. Donna rigida, rigorosa, che stravede per il figlio John e non comprende come Margaret possa disprezzarlo. Lei conosce a fondo il figlio maggiore, sa che sotto i modi bruschi si nasconde un animo gentile, empatico e molto passionale con chi ama.
Mi piace molto anche il vecchio e ricco professore di Oxford, amico di studi del signor Hale. È ironico, a volte sarcastico con la zia di Margaret, molto affezionato a Margaret e al padre di lei.
PS: l’unica pecca riguarda la traduzione italiana che ha parecchi errori nei congiuntivi, nella sintassi e alcuni refusi.
Copertina flessibile: 476 pagine
Editore: Jo March (1 marzo 2016)
Collana: Atlantide
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8894142809
ISBN-13: 978-8894142808
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