Trama:
Parigi 1301. Perché il re di Francia e i suoi uomini più fidati si aggirano furtivi nei sotterranei di Notre-Dame? Che cosa stanno disperatamente cercando? Filippo il Bello è disposto a tutto pur di scongiurare un evento fatale per il suo regno e la sua discendenza. Anche a mobilitare i migliori consiglieri perché raggiungano Roma: proprio in Vaticano, sotto la protezione del papa, si nasconde il celebre Arnaldo da Villanova, noto come il Catalano, geniale e discusso medico di Bonifacio VIII, un tempo al servizio di Filippo il Bello, poi accusato di praticare la magia. Ora il re lo rivuole presso di sé. Per quale motivo? Il pontefice nutre dei sospetti su quella richiesta e teme che Filippo il Bello stia orchestrando un complotto contro la Santa Sede. Per questo affida il compito di indagare al nipote, Crescenzio Caetani, giovane studente in Medicina, e a Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze. Addentrandosi nei meandri della Biblioteca Apostolica, sfogliando inestimabili trattati medici del mondo antico, i due tenteranno di scoprire cos’è che tormenta il monarca più potente della cristianità. Un segreto che il Catalano, custode della tradizione magica dell’Oriente, pare conoscere, ma che non sembra disposto a rivelare…
Recensione a cura di Alessandra Ottaviano
Nella Francia del 1300 si fronteggiano queste due importanti figure in contrasto tra loro.
“Filippo IV di Francia detto il bello ma anche il re di ferro comandava allora sul regno più vasto e sull’esercito più potente del mondo cristiano. Sovrano consacrato e nipote di un re santo, si sentiva l’unto di Dio. Bonifacio VIII, vicario di Cristo e di Pietro, sommo romano pontefice, era signore sulle anime e sui corpi di tutto il genere umano.
Questi due uomini reggevano il mondo come i pilastri della terra ; ma sfortunatamente non erano in accordo tra loro.”
In questo quadro politico si snoda la trama del romanzo.
Un’oscura minaccia potrebbe ledere il regno di Francia e si cela nei sotterranei di Notre Dame.
“Un dedalo di cunicoli sotterranei come un ventre oscuro, una cattedrale ipogea occulta e notturna scendeva nel ventre di Parigi …… in quegli oscuri recessi, avulsi da ogni legge, si potevano fare incontri insospettabili.”
Lo scenario perfetto per far aleggiare una verità scomoda, che coinvolge tanti personaggi storici e tutti interessati affinchè il segreto resti tale.
Inizialmente tutto si concentra sulla paura di un’imminente epidemia sul suolo di Francia.
Arnaldo da Villanova detto il catalano, medico, mago e claudicante come il demonio è fuggito a Roma sotto la protezione del papa perché custode di questo segreto, forse è l’unico a possedere l’antidoto per fronteggiare l’epidemia, qualora dovesse verificarsi. Lui stesso aveva vaticinato
“Dai sotterranei di Notre Dame l’anticristo invaderà la terra”.
Filippo sguinzaglia i suoi uomini più fidati affinchè riportino il medico in Francia e per costringere il papa a cedere, tiene prigioniero Bernardo Saisset, vescovo e sobillatore che utilizzava la diffamazione per seminare rancore nei parigini e rivoltarli contro il re.
Il papa teme che dietro la richiesta di Filippo ci sia un complotto contro la Santa Sede non esula da macchinazioni e intrighi.
“Certo, non che la curia romana fosse esente da macchie, né tantomeno la si poteva immaginare quale una città di santi, la Gerusalemme celeste profetizzata secoli prima da Sant’Agostino. Era un luogo che apparteneva al mondo, e in quanto tale vi si trovava di tutto, una perfetta rappresentazione dei sette peccati capitali.”
Il papa incarica suo nipote Crescenzio Caetani , studente in medicina, e Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze di indagare su cosa tormenti il re e sul segreto che custodisce il catalano. Riusciranno a venire a capo dell’intricata vicenda?
La minaccia che si profilava in realtà è tutt’altro e affonda le sue radici nei peccati di famiglia di
Filippo il bello, sarà una donna,
Giovanna di Navarra moglie del re di Francia, con la sua astuzia, a dare una svolta decisiva all’intera faccenda.
Il romanzo mi ha colpita molto perché possiede il ritmo incalzante di un vero e proprio thriller . La Parigi a tinte fosche ha una parte predominante, l’ambientazione è molto accurata e soprattutto ricca di fascino, resa sapientemente dall’autrice con un uso splendido della parola scritta e dalla scelta di termini appropriati, lo stile molto ricercato di
Barbara Frale mi ha incantata:
“Nel fulgore del giorno nascente (Parigi) era un effimero scorcio di quiete sospeso fra il buio notturno, regno dei malfattori che infestano sobborghi e vie popolari, e le ore diurne stordite dal baccano, quando sono i politicanti e i faccendieri di ogni risma a infettare i quartieri alti, ben trincerati dietro la loro aurea potente di rispettabilità.”
La trama è accattivante, carica di misteri inconfessabili tutti da svelare. Oltre alle vicende di Filippo e Giovanna, monarchi di Francia, che per me hanno un grande fascino storico, ho trovato molto suggestivi i passaggi dove
Dante, mentre svolge le sue indagini, da forma ai suoi pensieri per la stesura della sua commedia , prendendo spunto da quel che gli succede attorno, prende nota di questi
“appunti estemporanei” che sogna di riunire in un’opera compiuta . Il lettore si sente spettatore di un grande progetto che si compirà di lì a poco.
Copertina flessibile: 324 pagine
Editore: Newton Compton; 1 edizione (4 gennaio 2018)
Collana: Nuova narrativa Newton
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8822714318
ISBN-13: 978-8822714312
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