Trama:
Il banchiere Giannotto Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trìnita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco, che paga caro l’avere assistito al delitto: immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio, solo l’inspiegabile intervento di un uomo molto influente riesce a sottrarlo alla morte. Ma a quale prezzo? Da quel momento in poi Tigrinus sarà braccato e costretto a fronteggiare i tentativi di vendetta di Angelo e Bianca, il figlio e la nipote della vittima, convinti che meriti la forca. Mentre cerca di sfuggire ai parenti di Giannotto, il ladro scopre però qualcosa di decisivo per il proprio destino: la morte del banchiere è legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Per aver salva la vita, Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare, alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo misterioso passato… Un uomo chiamato l’abate nero.
Recensione a cura di Sara Quiriconi:
Marcello Simoni è un autore emiliano, laureato in lettere, ex archeologo e bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici e molte sue opere riguardano l’abbazia di Pomposa dove posa la sua attenzione sugli affreschi che raffigurano scene del Vecchio e Nuovo Testamento.
Ha partecipato a diversi concorsi per i suoi racconti e ha raggiunto ottimi risultati nelle classifiche di vendita di libri vincendo il PREMIO BANCARELLA nel 2012 con “la biblioteca perduta dell’alchimista” e nel 2013 il PREMIO LIZZA D’ORO con “l’isola dei monaci senza nome”. Il romanzo che lo classifica primo per aver venduto un milione di copie è “l’abbazia dei cento delitti” nel 2015.
Trovo che dopo ogni libro scritto e pubblicato il suo stile abbia avuto una grande evoluzione, una crescita. Frasi non troppo lunghe, scrittura semplice con l’aggiunta di alcuni vocaboli in latino o parole più ricercate e a volte prese dal periodo storico che sta narrando. Inserisce la punteggiatura nei punti giusti per creare enfasi nella storia e usando questo lessico ricercato come ha utilizzato nella trilogia de “il mercante di libri proibiti”.
Anche in questo lavoro descrive ogni personaggio in modo dettagliato, donando l’immagine al lettore e inserendoli in un periodo storico dove descrive sia la vita che gli usi. Siamo a Firenze e tramite le descrizioni sembra di sgattaiolare tra le viuzze e i locali a volte angusti e bui della città. E’ come se dipingesse un quadro sapendo unire e dosare ogni componente nel modo giusto dando momenti di tranquillità e di suspance che non suscitano noia durante la lettura. Nelle descrizioni inserisce i dialoghi mai noiosi e scontati. Qualcosa lascia dedurre facilmente ma in fondo si tiene il suo momento di suspance in cui gli ultimi capitoli ti portano a fare le tre di notte per conoscere l’epilogo della storia.
Marcello Simoni è un autore che con semplicità ti stupisce e riesce a insegnare qualcosa di nuovo su ciò di cui parla. Qui c’è la storia di un ragazzo cresciuto nella Firenze del 1400 nel Palazzo Medici.
Tigrinus è il nuovo personaggio di Simoni, protagonista di questa nuova saga, SECRETUM SAGA. Ragazzo dalle origini ignote, un giovane ladro dai capelli neri striati di bianco. Personaggio che solo con questa descrizione riesce ad incuriosire. Fra la sua voglia di libertà e i vari intrighi in cui si trova immischiato ci fa visitare non solo Firenze ma anche Venezia e la Morea, terra del Peloponneso.
Anche se le descrizioni migliori e dettagliate sono della Firenze quattrocentesca, Simoni racconta ciò che serve e che ci è sufficiente anche delle altre terre giusto per far ambientare il lettore e usare la fantasia nel modo giusto. Poi, ricordate che bisogna sempre portarsi dietro una cartina e preferibilmente riuscire a ricordarla a memoria.. altro personaggio di rilievo non solo nella narrazione ma anche nella storia reale è Cosimo I de Medici. Infatti Tigrinus , per qualche strana ragione gode della sua protezione. Si sa che Cosimo nacque nel 1389 ma il giorno preciso è incerto, le fonti non riportano tutte la stessa data. La cosa curiosa è che sembra che Piccarda Bueri affrontò un parto gemellare nel quale Cosimo nacque per primo e subito dopo arrivo Damiano. Quest’ultimo FORSE morì dopo il primo anno di vita ma questo non è un fatto storico certificato..dove non ci sono certezze storiche nasce la fantasia..
Consiglio la lettura agli amanti del periodo quattrocentesco ma anche agli appassionati di Cosimo de Medici.
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 718 KB
Lunghezza stampa: 302
Editore: Newton Compton Editori (19 giugno 2017)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B06XNM9R37
Link d’acquisto: L’eredità dell’abate nero