Trama
NAPOLI, anno del Signore 1229. La scia di omicidi lasciata da un pericoloso e sfuggente cavaliere costringe l’inquisitore Konrad von Marburg a indagare sulla setta dei Luciferiani, devota a un antichissimo culto astrale. Suger de Petit-Pont, un magister medicinae cacciato dall’università di Notre-Dame, dove si trova suo malgrado coinvolto nella vicenda, attirando su di sé i sospetti di von Marburg. Ma non sarà l’unico a cadere nelle sue mani, avide di assicurare un colpevole alla giustizia divina: Ignazio da Toledo, giunto a Napoli per vendere una reliquia, infiammerà i sospetti dell’inquisitore, fino al punto da essere ritenuto addirittura a capo dei famigerati Luciferiani e responsabile di tutti i delitti. Trovare una via d’uscita e dimostrare la propria innocenza non sarà affatto facile, Ignazio inizierà una complicata e rischiosa ricerca, che lo porterà nel Sud d’Italia, fino in Sicilia alla “Corte dei miracoli” di Federico II. Il mistero sulla terribile setta si cela forse tra le mura del palazzo imperiale? E cosa nascondono i Luciferiani di così prezioso da valere il sacrificio di tante vite?
Recensione a cura di Mariagrazia Dicarlo
“Il labirinto ai confini del mondo” è l’ultimo capitolo della trilogia “Il mercante di libri” di Marcello Simoni.
In questo libro Simoni conferma la sua abilità nella scrittura, che trovo molto semplice e fluida, che accompagna il lettore attraverso le pagine, tra mistero, interrogatori, ricerca di verità e colpi di scena verso una conclusione che non ti aspetteresti.
Le indagini portano l’inquisitore Konrad von Marburg a scoprire tutto sui membri di una delle sette più pericolose che possano esistere: i Luciferiani, quindi questo lo porta ad indagare su Suger de Petit-Pont, un magister che viene coinvolto da circostanze che gli cambieranno la vita.
Poi le indagini si spostano sul mercante di reliquie Ignazio da Toledo, che tenta in ogni modo di difendersi dalle accuse ricevute.
Immancabilmente al suo fianco suo figlio Uberto, che tenta ogni via per poter aiutare il padre, cercando ogni aiuto possibile, pur avendo la testa altrove, alla famiglia che si è formato e non vede l’ora di riabbracciare la moglie e la figlia.
Un dettaglio che unisce i due protagonisti principali, che riscontrato anche nei due libri che compongono la trilogia, è il forte senso della famiglia che provano sia Ignazio che Uberto, che va oltre la situazione in cui si trovano.
“Non poteva condividerla, quella rabbia. La sentiva montare nel petto insieme ad uno sdegno che avrebbe infiammato l’animo di qualsiasi persona di buon cuore. Si chiedeva come fosse possibile che una bambina di nemmeno sette anni patisse a causa di un male tanto atroce. Se davvero il Signore fosse stato misericordioso e caritatevole, se avesse amato i propri figlioli, non avrebbe mai permesso una cosa del genere. Invece ne era addirittura l’artefice, essendo l’artefice di ogni cosa. Ma perché infierire su una bambina?”
Tra fughe e risoluzioni di enigmi Simoni riesce a far affiorare il lato umano dei personaggi.
“<< La bambina è innocente >> disse d’istinto. << Lasciatela andare, confesserò ogni cosa >>.”
Un altro particolare che mi ha colpito positivamente e che mi fatto immensamente piacere è che Simoni ha inserito una piccola parte della storia della mia città: Bari, e cioè la traslazione delle reliquie del Santo Patrono della città, San Nicola da Myra (Turchia, l’allora Caldea) alla cattedrale di Bari, rendendola meta di pellegrinaggio.
E’ una lettura piacevole e intrigante che porta velocemente, svelando poco per volta, attraverso colpi di scena, verso una conclusione che non mi aspettavo.
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 2924.0 KB
Lunghezza stampa: 387
Editore: Newton Compton Editori (7 novembre 2013)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B00FGKDFI8
Link d’acquisto: Il labirinto ai confini del mondo