A cura di Sara Valentino
In occasione del blog tour organizzato per il romanzo storico: Arduhinus di Grazia Maria Francese, ci addentriamo nei secoli bui del medioevo.
L’anno mille evoca in noi oscurantismo e non possiamo evitare di pensare a quelle che, pare, furono, le aspettative apocalittiche al suo avvicendarsi.
Tutto era legato a una leggenda che derivava dall’interpretazione fantasiosa di alcuni versetti dell’apocalisse di San Giovanni secondo cui sarebbe comparso l’anticristo e Cristo avrebbe poi provocato la fine del mondo.
Questa diceria venne però divulgata solo nel XV secolo quindi ben 500 anni dopo il fatidico giorno, motivo che ha spinto gli storici a pensare che nell’anno 1000 non ci fosse questa credenza.
Vero è che si trattava di anni bui, il terrore, l’ignoranza della popolazione li portava ad aver paura dei fenomeni naturali, carestie, perdite di raccolti, non ultimo le malattie e la paura della morte e della punizione divina.
Ma come nacque il mito dei “secoli bui”?
Nel Cinquecento e Seicento gli eruditi erano convinti che la civiltà avesse toccato l’apice della perfezione sociale e artistica con i greci e i Romani. Il concetto di medioevo nacque dunque come contrapposizione alla presunta precedente età dell’oro e così l’uomo medioevale fu additato come barbaro e ignorante.
Per Medioevo si intende l’età di mezzo, cioè quella che intercorre dalla caduta dell’Impero Romano alla nascita del Rinascimento.
Viene collocato indicativamente dal 476 data di inizio al 1492, data di scoperta dll’America, ma non per tutti, alcuni sogliono farlo terminare nel 1348, anno in cui la peste raggiunse il suo picco.
L’anno mille dunque è stato ritenuto l’anno della rinascita, ci furono cambiamenti importanti per la vita sociale ed economica che furono le basi di quella che sarebbe diventata la società moderna.
Nei piccoli centri urbani si vengono a sviluppare i mercati di scambio delle merci prodotte per la rivendita.
La moneta metallica si afferma come mezzo di scambio per l’acquisto e la vendita delle merci.
Intorno al 1300 la popolazione aumentò vertiginosamente, ci furono più bocche da sfamare e fu quindi necessario aumentare la produzione di generi alimentari, tessuti e la costruzione di case.
Vennero adeguate anche le tecniche agricole alle nuove necessità, con l’introduzione di nuovi attrezzi agricoli.
L’eccedenza di produzione favorì una crescita del mercato e la costituzione di numerose fiere regionali.
La società medievale era divisa in tre ordini: Clero, Contadini e nobili che si credono volute da Dio.
Il Clero prega per la società, i nobili guerrieri combattono per difenderla e i contadini lavorano per nutrirla.
Il papato nel Medioevo si comportò come una tra le potenze politiche d’Europa utilizzando carisma e potere religioso per affermare la sua supremazia sulle altre potenze.
Facendo riferimento ad Arduino d’Ivrea il protagonista del romanzo storico di Maria Grazia Francese, vediamo come ad esempio i Vescovi di Ivrea e di Vercelli abbiano cercato di limitare i poteri dei marchesi motivo per cui Arduino entrò in guerra aperta contro di essi.
La storia nera del papato ha avuto uno degli apici in un periodo quello del X secolo dove gli uomini di fede furono sotto l’influenza di donne corrotte, la pornocrazia che letteralmente significa “governo delle prostitute”.
Storicamente la possiamo far iniziare con Papa Sergio III nel 904 per terminare nel 963 con la morte di Papa Giovanni XII, in questo periodo, dicevamo, che i papi furono sotto l’influenza di donne corrotte come Teodora e sua figlia Marozia, non si tratta di personaggi molto conosciuti.
Si dice che Marozia fosse la concubina di Sergio III e la madre di Giovanni XI, e che la stessa venne accusata di aver fatto assassinare Giovanni X per assicurarsi l’elezione di Leone VI suo amante e che governò ella stessa per anni pur essendo analfabeta.
Era quindi questa la Roma di quegli anni?
In un Medioevo che, chissà perché, tutti si figurano sempre come cristianissimo, pudicissimo e popolato di bigotti, e invece era un periodo in cui per i Papi era normalissimo e naturale avere da loro figli e farli addirittura diventare Papi.
Ricordiamo però che non si ferma tutto qui, all’anno 1000, perché nella Roma di Papa Alessandro VI se ne sono viste delle belle.