Oggi il blog TSD ha il piacere e l’onore di ospitare l’autrice Silvia Lorusso Del Linz. Prima di leggere l’intervista, conosciamola meglio:
Autrice e regista teatrale, ha lavorato come giornalista per diversi quotidiani tra cui «La Nazione» e «La Repubblica» occupandosi di cultura, recensioni, e di critica cinematografica. Fra i numerosi testi scritti per il teatro: Artemisia; Le Passioni di William Shakespeare; Il Moglio; Streghe si nasce; Le notti insonni di Edgar Allan Poe. Oltre alla scena, è da tempo presenza attiva nel panorama culturale progettando e realizzando incontri letterari e poetici con particolare attenzione al mondo femminile, molti di questi lavori sono poi pubblicati nei «Quaderni Letterari» editi dalla Biblioteca Civica di Pordenone.
Alla controversa figura di Giulia Farnese ha dedicato il suo primo romanzo: “Giulia, una donna fra due Papi” (Ed. Parallelo45, 2013) che si è aggiudicato il Premio A.L.I. 2014.
Da novembre 2017è in libreria il suo nuovo romanzo storico: “Il segreto di Mirta” Marlin Editore, ambientato nella Napoli barocca del Settecento, che contiene un intreccio narrativo in cui emergono elementi e personaggi misteriosi legati alla massoneria e all’alchimia come il principe Raimondo Di Sangro, e le Sacerdotesse di un culto millenario dedicato alla Dea Demetra.
Buongiorno Silvia, grazie per averci concesso questa intervista. Ogni autore è anche un lettore quindi ti chiediamo subito quali letture prediligi? Hai un modello stilistico di riferimento?
Le mie letture spaziano da un genere all’altro, dipende dall’argomento. Ho una predilezione per i saggi e i romanzi storici, la letteratura del Novecento, il Mito, e i classici.
Hai la possibilità di cenare con un personaggio storico (o con uno scrittore del tempo che fu): chi sarebbe e cosa vorresti chiedergli?
Esclusi i personaggi storici presenti nei miei romanzi a cui mi piacerebbe chiedere se sono soddisfatti di come li ho caratterizzati nei miei libri, credo che sceglierei di poter cenare con Virginia Woolf. Sono sempre stata molto affascinata dalla profondità della sua scrittura, e dalla sua grande capacità analitica riguardo gli eventi sociali e storici. Le chiederei sicuramente di darmi il suo parere su quanto stiamo vivendo, e come secondo lei, quali saranno gli scenari futuri di questo mondo, sia a livello sociale, che a livello culturale.
Consigliaci un bel libro storico da leggere, e invoglia anche noi a farlo
È veramente difficile scegliere! Proverò con un libro che mi è piaciuto moltissimo: “La guaritrice. Storia vera di Ildegarda di Bingen” di Anne Lise Marstrand-Jørgense. Si tratta di una biografia romanzata dedicata a Ildegarda di Bingen, la “monaca dotta”. Ambientato nell’anno Mille, il libro racconta la vita di Ildegarda, monaca di nobili origini, che fu mistica, profetessa, musicista, e che scoprendo le virtù terapeutiche delle piante, inventò la medicina naturale. L’autrice, con un registro narrativo regolare e al contempo intenso, ricostruisce la vita di questa donna affascinante e misteriosa, che è stata una delle figure più interessanti del Medioevo. Permettetemi però di segnalare anche “Il sangue degli innocenti” di Julia Navarro, con un intreccio narrativo che ha origine nel secolo XIII dal castello di Montsegur, ultimo baluardo del movimento cataro, e da un misterioso rotolo di pergamena stilato dal frate domenicano Julian, fino ad arrivare al 1938 quando Ferdinand Arnaud, docente di storia medievale all’Università di Parigi, entra in possesso del rotolo di pergamena contenente la Cronaca di frate Julián e ne rimane intimamente sconvolto. E fra lo sterminio dei catari e gli orrori del nazismo, un filo rosso lega le vicende storiche narrate: quello del sangue degli innocenti.
Quanto tempo hai impiegato nella ricerca per il tuo libro “Il segreto di Mirta”?
Per fare una prima stesura del romanzo mi ci sono voluti due anni di ricerche consultando varie fonti: storiche, archeologiche, di costume. Dalla mia attività di giornalista ho acquisito gli strumenti e la caparbietà nella ricerca, compresa la pignoleria per i dettagli. Inoltre ho visitato Napoli e la Cappella di Sansevero, di grande bellezza, luogo misterico ad opera del principe Raimondo Di Sangro. Sono stata anche in Grecia, sia ad Atene che a Creta, e anche in alcune isole, respirando l’atmosfera e la magia millenaria legata al Mito.
Poi c’è voluto un ulteriore anno di perfezionamento, compresi editing e rilettura. Alla fine, finalmente, la pubblicazione con Marlin Editore.
Per arrivare a considerare un libro “finito” ci vuole tempo e molto impegno, non si possono costruire trame, personaggi, ambientazioni, senza un minuzioso lavoro di ricerca e un editing adeguato.
Nel tuo ultimo romanzo le donne giocano un ruolo di spicco rispetto agli uomini, volevi lanciare un messaggio al lettore?
In realtà in un’epoca in cui le donne erano relegate a ruoli secondari ho voluto sottolineare la forza delle donne di uscire dagli schemi. Per fare ciò ci voleva una buona dose di coraggio e spessore, ed è per questo che i personaggi femminili de “Il segreto di Mirta” si distinguono rispetto ai personaggi maschili.
Il romanzo offre diverse chiavi di lettura, compreso il messaggio insito nella ricerca della conoscenza intesa come strumento per un’elevazione spirituale, e come forma di condivisione.
Cosa ti ha spinto a dedicare un romanzo che parla di riti pagani e di un personaggio così affascinante e discusso come il “principe maledetto” Raimondo di Sangro?
Mi piacciono le cose avvolte dal mistero, innanzitutto. I riti pagani, o meglio la conoscenza collegata al paganesimo, rientra nel percorso di ricerca e di studio a cui mi sto dedicando negli ultimi anni. Le civiltà antiche, a partire dal paleolitico, celebravano il culto della Dea Madre, sia nelle zone mediterranee che nel centro Europa. Una Dea Madre che racchiudeva in sé i simboli legati al mondo della natura, ai suoi elementi; nonché alle fasi di crescita e rigenerazione dei cicli della vita. Nel periodo classico greco, il culto della Dea Madre era assimilato con la Dea Demetra, le cui celebrazioni avvenivano attraverso i riti collegati ai Misteri di Eleusi. Visitando la Grecia, ho avvertito la magia di questo culto millenario, e ho cercato di dare vita con la penna all’atmosfera del tempo creando nel libro alcuni personaggi di riferimento come Elena, Sacerdotessa dell’Ordine di Demetra, e madre di Mirta.
Raimondo di Sangro, principe, massone, alchimista; è una delle figure più interessanti e affascianti del Settecento. Visitando Napoli e la Cappella di San Severo, rimasi colpita dal Cristo velato e dall’ingegno del principe, a tal punto che ho iniziato a pensare ad intessere una trama romanzesca in cui avrei fatto interagire, come personaggio, il principe alchimista. Ed ecco che ne “Il segreto di Mirta”, Raimondo Di Sangro, con il suo laboratorio alchemico, le logge massoniche, e la sua curiosità innata, è uno dei personaggi principali.
Stai già lavorando ad un nuovo romanzo?
Sì, e vorrei avere più disponibilità per dedicarmici. Ci vorrà tempo prima che possa ultimare la prima fase di stesura con le relative ricerche storiche. Posso anticipare che è ambientato nel Rinascimento e che nella trama si narra di personaggi legati alla Santa Inquisizione e alla stregoneria.
Grazie Silvia per essere stata con noi, lasciamo agli amici lettori i link ai tuoi libri se interessati ad approfondire! Alla prossima intervista!
Link d’acquisto: Il segreto di Mirta
Link d’acquisto: Giulia, una donna tra due Papi