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Le baussant. Memorie di un templare – Elio Manili

Trama Anno Domini 1318, Abbazia di Citeaux. Il re di Francia, Filippo V, commissiona all’abate la copiatura di un codice intitolato “Gloria e fine di un ordine eretico”. Si tratta di un manoscritto scritto da re Filippo il Bello che narra le vicende dell’ordine templare dalla nascita alla fine. Il monaco, responsabile dello scriptorium, si mette subito all’opera. Nessuno immagina il suo passato e i segreti da lui custoditi… Recensione a cura di Sara Valentino Elio Manili nasce e vive a Palermo, ha sempre amato scrivere, ma la prematura dipartita del padre ha accentuato in lui questa passione. Ha al suo attivo diversi romanzi: tra cui ricordiamo “L’amico di Cagliostro” edito nell’anno 2015. “Le Baussant – memorie di un templare” non è un semplice romanzo storico, ma racchiude in sè tanto di più, è una ricerca introspettiva, è la riscoperta di antichi e dimenticati saperi, è il percorso dei templari attraverso la lettura, tra le righe ed i capitoli di un codice “Gloria e fine di un ordine eretico”: cosa è accaduto tra l’inizio e la fine realmente nella Storia? Il romanzo si dipana su più piani temporali tra l’anno 1096 ed il 1318, seguendo le tracce dell’Ordine appunto; tra le luci soffuse dello scriptorium, tra miniature ed anziani abati ed i campi di battaglia di Gerusalemme, per poi passare a Parigi tra il fumo e l’odore di carne bruciata, quando De Molay venne condannato ed ucciso. “..era ben consapevole che la morte non cancelli affatto la vita che ne è la naturale prosecuzione perché lo spirito non cessa mai di vivere, attraversa la luce e le tenebre, gli anni e le stagioni, parte e ritorna, ritorna e riparte” Sapevate, ad esempio, che la reincarnazione era parte della religione Cristiana fino all’anno 553? Durante il Sinodo di Costantinopoli l’imperatore Giustiniano  condannò ed abolì la dottrina di Origene, di fatto offuscando questa credenza, che però prese ancora piede all’epoca dei Catari. Ma che cosa può avere a che fare con le Baussant? Questo non vi resta che scoprirlo leggendolo. C’è un filo sottile che lega gli eventi distanti nel tempo e nello spazio e Manili ha saputo inserire le sue credenze in maniera magistrale, raffinata ed esemplare. “ chissà forse anche la nostra stessa vita, alto non è che un breve sogno, che svanisce e ritorna in un indecifrabile mistero” Chi è Evengard De Beaune? Un Templare!! Ho potuto seguire le sue vicende, rivincite, morti e negazioni; un susseguirsi di emozioni che solo un uomo di una rara fede, onestà e semplicità possono regalare. Evengard non è solo il protagonista, è il narratore ed il filo conduttore dell’intero romanzo; leggiamo la sua storia d’amore con una donna che ha sofferto e combattuto nella vita, che spesso, troppo spesso è dolore e mestizia, ma i miracoli a volte accadono. Ci sono emozioni, come quelle dell’amore eterno, che segnano e commuovono ed io non ho potuto rimanere indifferente “l’amore è violenta passione. Quanto la guerra. una donna si conquista con grandi imprese e non con le parole subdole e melliflue” I templari? Chi sono? Un ordine religioso e di cavalleria? Ma come può un monaco divenire guerriero templare? Cavaliere di Cristo è colui che difende i luoghi di Cristo contro i pagani, vero è che indubbiamente ci furono altre motivazioni, meno esemplari forse: l’avidità, la conquista e la sottomissione. Il loro vessillo? Le baussant: una bandiera che è il punto di unione tra cielo e terra per questo motivo l’asta non dovrà mai essere abbassata. “Il bianco e il nero, questi due colori hanno una duplice valenza: il bianco simboleggia l’amore e la fedelta’ verso gli amici, il nero l’ardore e la ferocia contro i nemici”. E’ un romanzo speciale si’! Racchiude la Storia, Manili ne è profondo conoscitore, l’archeologia, l’antica sapienza ed è molto più attuale di quanto potessi immaginare. Copertina flessibile: 171 pagine Editore: Tipheret (24 agosto 2017) Collana: Malkhut Lingua: Italiano ISBN-10: 8864963138 ISBN-13: 978-8864963136 Peso di spedizione: 789 g Link d’acquisto:Le baussant. Memorie di un templare  
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