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C’è un popolo, una comunità che ancora oggi è motivo di studio, di querelle e di discussioni riguardo chi fossero e quale sia stata la loro origine e provenienza, di certo solo si sa che si trattava di un popolo di guaritori, schivi e restii al resto del mondo di cui rifiutavano l’ipocrisia e la vanità, un popolo che viveva in comunità monastiche ed eremitiche fuori dal mondo, ma al tempo stesso al suo servizio come guaritori, infatti, si rendevano disponibili… per chiunque ne avesse bisogno: gli Esseni.
A portare alla luce il popolo degli Esseni furono i cosiddetti manoscritti del Mar Morto che descrivono una comunità dalle caratteristiche poco sopra elencate, ci sono però due correnti di pensiero a riguardo, una che attribuisce validità agli scritti di Plinio ed un’altra che fa riferimento agli scritti di Giuseppe Flavio e che li identifica invece come popolazione ebraica, non monastica e assolutamente non connessa con i manoscritti del Mar Morto che fanno riferimento ad un popolo che viveva a Qumran, chi avvalora questa seconda ipotesi nega anche l’esistenza dei Vangeli Apocrifi.
Tra chi avvalora l’ipotesi della comunità esoterico-monastica di guaritori c’è anche chi sostiene che lo stesso Gesù potesse essere un esseno e ricollega in linea logico-teorica gli Esseni e i loro culti alla presenza celtico druidica che dalla conquista della Gallia si era poi diffusa anche in alcuni ambienti romani, il che avrebbe contribuito a diffondere questa cultura anche in quello che sarebbe stato il terreno fertile per le storie del Graal.