Trama
Bologna, 1494. Gli ospiti di palazzetto Aldrovandi hanno occhi solo per lui, un giovane artista schivo e irrequieto. Ha il naso schiacciato, da lottatore, e le labbra carnose di chi non sa trattenere un pensiero in bocca: di nome fa Michelangelo Buonarroti e la parlata tradisce la sua provenienza da Firenze. A meno di vent’anni è già uno dei favoriti alla corte medicea, dove l’ha voluto il Magnifico, ma ha lasciato la città prima dell’ondata di terrore dei roghi del Savonarola. E ora, libero dai capricci di un committente, sta realizzando una scultura marmorea che è destinata a cambiargli la vita. Il Cupido dormiente è un omaggio ai maestri dell’antichità, ma se in tempi così duri mettere un tozzo di pane in tavola è un’impresa anche per un astro nascente come lui, affidarlo a un apprezzato mercante d’arte come Baldassarre del Milanese è quasi una necessità.
E così, mentre il suo autore è ostaggio di una passione da cui non sa se farsi travolgere, l’Amorino inizia un viaggio per le corti italiane che si trasforma presto in una vera e propria caccia. Da Caterina Sforza, pericolosa alchimista, allo spietato Cesare Borgia, ognuno è disposto a pagare la statua con il sangue. Per arrivare al cuore più segreto del Rinascimento, un luogo dove ogni cosa che l’uomo abbia mai sognato diventa possibile.
Recensione a cura di Debora Serrentino
L’Enigma Michelangelo non è semplicemente un bel libro, è una magnifica macchina del tempo. Nel leggere questo libro mi sono trovata catapultata nell’Italia del Rinascimento, testimone invisibile delle vicende delle corti dei Signori d’Italia e delle trame di palazzo che hanno caratterizzato l’Italia rinascimentale.
Grazie alle descrizioni vivide e mai banali ho assistito ai festini di Alessandro VI, alle battaglie vere e politiche tra i protagonisti del nostro Rinascimento, ho potuto “vedere” la congiura dei Pazzi, sono stata accanto a Lucrezia Borgia, ho persino assistito alle operazioni di scelta e taglio dei marmi destinati a creare alcune delle opere più belle del nostro patrimonio artistico.
Ovviamente uno dei personaggi più “vivi” è Michelangelo, uomo tormentato tanto nella vita privata, quanto nel suo modo assoluto di concepire la sua arte e le sue opere. Il libro ci permette di accompagnarlo nella sua crescita artistica e umana, di stargli accanto e di vivere con lui i sentimenti tormentati che hanno accompagnato la sua giovinezza, insieme alle soddisfazioni per i riconoscimenti della sua opera.
Tuttavia, secondo me, il personaggio più riuscito, e che ho particolarmente amato, è quello di Caterina Sforza, signora di Imola e contessa di Forlì, vera e propria co-protagonista del libro.
Questo è un libro sicuramente da leggere, ben congegnato e ben documentato che pur essendo ricco di particolari e descrizioni, indispensabili per far immergere il lettore nelle atmosfere del tempo, non risulta mai noioso.
Pagine: 417
Genere: romanzo storico
ISBN: 978-8817074889
Editore: Rizzoli (10 settembre 2014)
Link alla casa editrice: L’enigma Michelangelo