Trama
Roma, maggio, 1555. Raphael Dardo, agente segreto e mercante d’arte di Cosimo de’ Medici, ha una missione da compiere: trafugare opere d’arte che l’Inquisizione ha giudicato eretiche, prima che vengano distrutte. Per questo è nella città eterna, nei giorni in cui si attende con ansia che il conclave elegga un nuovo pontefice. Mentre è di ritorno da uno dei suoi giri a caccia di dipinti, Raphael è costretto ad assistere a una macabra scena: il corpo senza vita di una giovane donna viene ripescato nel Tevere. Il suo bellissimo viso è molto noto in città, perché la ragazza ha posato per diversi pittori famosi. Il Santo Uffizio è convinto che dietro il suo omicidio ci sia la mano di un artista misterioso e inafferrabile, le cui tele sono ritenute opere del diavolo. Nessuno ne conosce il volto, ma tutti lo chiamano l’Anonimo. Fra monasteri e bordelli, osterie e labirinti sotterranei, Raphael Dardo comincia a seguire le tracce del pittore maledetto, incontrando donne diaboliche, artisti folli, collezionisti stravaganti ed eretici satanisti. Ma si troverà ben presto invischiato in un affare molto più pericoloso del previsto. Chi è l’Anonimo? Perché tutti gli danno la caccia?
Recensione a cura di Nicolò Marino
Il collezionista di quadri perduti è un romanzo che ci fa immergere nella storia italiana rinascimentale e in particolare nella Roma del 1555.
Le vicende si svolgono durante un conclave per l’elezione del nuovo Papa.
Il protagonista è Raphael Dardo, mercante d’arte, inviato da Cosimo de Medici, Granduca di Toscana, per recuperare alcuni dipinti firmati da un misterioso artista, detto l’Anonimo, condannati come eretici dall’Inquisizione.
Raphael si troverà immerso in una serie di omicidi e intrighi orditi da personaggi illustri della vita politica romana. L’autore si sofferma su come il Sant’Uffizio voglia eliminare tutte le opere dell’Anonimo. A capo delle indagini c’è il frate domenicano Arquez, ma qualcun altro d’insospettabile sta muovendo i fili della situazione.
Raphael Dardo, viene coinvolto nelle inchieste dell’Inquisizione, e alcune scoperte riporteranno alla sua mente un passato triste. Suo fratello Leonardo era un pittore bravissimo e la sua morte, avvenuta anni prima, per mano del Sant’Uffizio, lo tormenta ancora.
Lo stile di Fabio Delizzos è molto avvincente, ti trasporta tra le pagine del libro. Il mix narrativo dell’autore mi ha spronato a vivere in prima persona questo thriller storico. Le emozioni vissute dal protagonista sono molto forti e mi hanno coinvolto in modo particolare, soprattutto quel senso di perdita che prova nei confronti del fratello.
Le descrizioni dei luoghi sono molto accurate. Mentre leggevo, sono stato catapultato nella Roma di quel tempo. Anche le opere d’arte che s’incontrano sono descritte in modo dettagliato e mi hanno portato a immaginarmi di fronte a quelle meraviglie artistiche.
Ho continuato la lettura con più coinvolgimento perché, per tutto il tempo, cercavo di capire chi si celasse sotto l’identità del pittore maledetto.
Consiglio vivamente quest’opera soprattutto perché è scritta da un autore italiano che è abile nell’intreccio narrativo e ha un sublime uso lessicale.
Leggerò sicuramente un altro titolo dello stesso autore, perché non ha deluso le mie aspettative.
Copertina rigida:384 pagine
Editore:Newton Compton (2 gennaio 2017)
Collana:Nuova narrativa Newton
Lingua:Italiano
ISBN-10:882270066X
ISBN-13:978-8822700667
Prezzo: 9,90 € cartaceo
Link alla Casa Editrice: https://www.newtoncompton.com/libro/il-collezionista-di-quadri-perduti